Terentius Afer, Publius: 14 schede
Terentius Afer, Publius
1. Commedie di Terenzio tradotte in verso sciolto da Luisa Bergalli, fra gli arcadi Irminda Partenide, e dedicate a S.E. la sig.ra contessa D. Clelia Grilla Borromea
In Venezia: presso Cristoforo Zane, 1735
6 v. ; 8o.
Il front. generale e seguito da 8 c., segn.: a8, contenenti dedica, Vita di Terenzio e Indice, da cui si deduce l'ordine dei v. Precede il front. generale antip. calcogr. con ritr. di Luisa Bergalli.
Terentius Afer, Publius; Bergalli, Luisa; Zane, Cristoforo;
Terentius Afer, Publius
2. Commedie. Terenzio; a cura di Vittorio Soave
Torino: UTET, stampa 1953
434 p., [6] c. di tav. : ill. ; 24 cm.
Terentius Afer, Publius; Soave, Vittorio;
Bibliografia Nazionale – 1954 284
Coll.: S.III 29
Terentius Afer, Publius
3. P. Terentii Aphri Comoediae sex, post omnes omnium editiones summa vigilantia nunc denuo recognitae, ac pristinae integritati restitutae. Accesserunt Antonii Goueani uiri eruditissimi annotationes...
Venetiis: Ioan Gryphius excudebat, 1560
175 c. ; 8o. Segn. : A-Y8.
Impronta : roi- s,a, i.m, QuNe (3) 1560 (R)
Cors. rom. Frontalini a vignetta calcograf. Capilettera floreali
Terentius Afer, Publius;
Gouvea, Antonio : de
Coll.: 3170 - G.VIII 36
Afer Publius Terentius, commediografo romano nato a Cartagine visse nel secolo 2. a.C. Poeta comico portato a Roma dal senatore Terenzio Lucano, scrisse in tutto 6 commedie (Andria, Heautontimorumenos, Heyra, Eunuchus, Phormio, Adelphoe). Le commedie di Terenzio che si ispirano solo a due autori Menandro e il suo imitatore Apollonio Caristio si allontanano molto da Menandro ma egli vi aggiunse la sua personalità d’artista. L’elemento comico così presente in Plauto, quasi scompare in Terenzio più interessato alla fisionomia umana dei suoi personaggi che all’effetto esteriore dell’intreccio e del dialogo. Poco popolare tra i contemporanei ebbe molto successo tra i Romani. Numerosissime le edizioni di Terenzio nel corso dei secoli. Dal 1471 al 1779 se ne contavano già 395.
Terentius Afer, Publius
4. Publii Terentii Comoediae, ex vetustissimis libris et versuum ratione a Gabriele Faerno emendatae; opera & studio P. Victorii editae. Eiusdem Faerni Emendationum libri sex seorsim excusi sunt
[Heidelberg : Hieronymus Commelinus], 1587
Impronta : Pt 1: amn- t.e- t.ie Sic. (3) 1587 (R)
Il nome dell'ed. si ricava dalla marca. - Marca n.c. di Hieroymus Commelinus sul front. - Segn.: *8 A-R8; A-R8. - Pt. 2: Gabrielis Faerni Emendationes in sex fabulas Terentii .. - Cors. ; rom. - Iniziali xil. Dono di Franco Sangermano.
Coll.: 5939 - C.VIII 6
Terentius Afer, Publius
5. Publii Terentii Comoediae, ex vetustissimis libris et versuum ratione a Gabriele Faerno emendatae; opera & studio P. Victorii editae. Eiusdem Faerni Emendationum libri sex seorsim excusi sunt
[Heidelberg : Hieronymus Commelinus], 1587
2 pt. ([16], 272; 271, [1] p.) ; 8°
Impronta : Pt 1: amn- t.e- t.ie Sic. (3) 1587 (R); Pt. 2: rat: t.us i.o- rali (3) 1587 (R)
Il nome dell'ed. si ricava dalla marca. - Marca n.c. di Hieroymus Commelinus sul front. - Segn.: *8 A-R8; A-R8. - Pt. 2: Gabrielis Faerni Emendationes in sex fabulas Terentii .. - Cors. ; rom. - Iniziali xil. Dono di Franco Sangermano.
Coll.: 5939 -
Terentius Afer, Publius
6. La suocera. Publio Terenzio Afro; introduzione, traduzione e note di Marina Cavalli
Milano: Biblioteca Universale Rizzoli, 2001
13. ed; 143 p. ; 18 cm
Testo latino a fronte.
Terentius Afer, Publius; Cavalli, Marina;
Coll.: P.IV 7
Terentius Afer, Publius
7. Le commedie. Publio Terenzio Afro; introduzione e traduzione di Ferruccio Bertini e Vico Faggi; note di Guido Reverdito
Milano: Garzanti, 1989
2 v. (XXVI, 747 p. compless.) ; 18 cm
Testo orig. a fronte.
I grandi libri Garzanti;380-381
Terentius Afer, Publius; Faggi, Vico; Bertini, Ferruccio; Reverdito, Guido;
Comprende:
Bibliografia Nazionale – 91-8271
Terentius Afer, Publius
8. Le commedie. Publio Terenzo Afro; traduzione e introduzione di Alessandro Ronconi
Milano: Garzanti, 1977
XXVIII, 318 p. ; 18 cm .
Terentius Afer, Publius; Ronconi, Alessandro;
Bibliografia Nazionale – 7810763
Coll.: M.III 33
Terentius Afer, Publius
9. Publii Terentii comoedie sex, cum interpretationibus Aelii Donati, Guidonis, Inuenalis Cenomani, Seruii, ac Iodoci Badii Ascensii, necnon Io. Calphurnii Brixiensis (licet recensioris) viri apprime docti, qui quidem in eauton timogoumenon multa familiariter scripsit. Insuper & scholia ex Donati, Asperi, & Cornuti comentariis decerpta...
Venetiis : ex typis, aere, ac industria bon+uirorum Brandini et Octauiani Scoti fratrum haec Terentii Commentaria excussa sunt, 1540 (Venetiis : in Typographia bon.virorum Brandini & Octauiani Scoti fratrum, cudebantur).
12], CXCV, [1] c. ; fol. Segn. : 2A6, 2B8, A-Z6 2A-I6, 2K4.
Impronta : t:la i.v. n.S. ti.i (3) 1540 (R)
Capilettera xilogr. Registro all'ultima c. Marca tipografica V467 al frontespizio, ma Z485 al colophon. Carattere cors. rom. Mancano le cc. 2A/2/3/4. Marche: Giovane sale su un albero di melograno per cogliere dei frutti che getta ad una donna anziana, senza le vesti, seduta ai piedi dell'albero.Doppia croce su ellissoide con iniziali B.O.S.
Coll.: 3084 - C.VIII 2
Afer Publius Terentius, secondo sec. a.c., poeta comico nato a Cartagine fu portato a Roma dal senatore Terenzio Lucano. Partecipò attivamente a quei cenacoli aristocratici che tanta fortuna ebbero nella prima metà del secondo secolo, che andavano assimilando la cultura greca. Scrisse in tutto 6 commedie: Andria (La fanciulla di Andro); Heautontimorumenos (Il punitore di se stesso; Hecyra (La suocera); Eunuchus (Eunuco); Phormio (Formione), Adelphoe (I fratelli). Le commedie di Terenzio, che si ispirano solo a due soli autori, Menandro e il suo imitatore Apollonio Caristio, si allontanano molto da quelle complesse di Plauto. Fu in un certo senso un traduttore di Menandro ma vi aggiunse la sua personalità d'artista nella limpidezza della forma e nella sensibilità acuta per i caratteri. L'elemento comico, così presente in Plauto, quasi scompare in Terenzio più interessato alla fisionomia umana dei suoi personaggi che all'effetto esteriore dell'intreccio e del dialogo. Queste sue caratteristiche lo resero poco popolare tra i contemporanei, ma molto successo ebbe in seguito presso i più raffinati posteri romani Numerosissime furono le edizioni di Terenzio nel corso dei secoli. Dal 1471 al 1779 se ne contavano già 395; almeno 20 prima del 1490 e 74 solo negli ultimi trentanni del XVI secolo.
Terentius Afer, Publius
10. Raccolta di tutti gli antichi poeti latini colla loro versione nell'italiana favella. Tomo venti. Contiene l'altre tre commedie di Terenzio tradotte da Monsignor Niccolo Fortiguerra. Corpus omnium veterum poetarum latinorum cum eorundem italica versione...
In Milano: nel Regio Ducal Palazzo, 1740
[2! c., 374 p. ; 4o. Segn.: pigreco 1, A-2Z4, 3A (-A4).
Impronta : o.o. e.re poco QuQu (3) 1740 (R)
Contiene: I due fratelli; il Formione; l'Ecira.
Terentius Afer, Publius; Forteguerri, Niccolo;
Coll.: 921 - I.V 40
Terentius Afer, Publius
11. Il Terentio latino, comentato in lingua toscana, e ridotto a la sua vera latinita, da Giouanni Fabrini da Fighine fiorentino. ... Nel fine e aggiunto la interpretatione de la lingua volgare, e latina; ... Soncisi vltimamente aggiune dal medesimo auttore l'osseruationi da esprimere tutte le parole, e concetti volgari latinamente secondo l'uso di Terentio, ...
In Venetia: appresso gli heredi di Marchio Sessa, 1580
[6], 438 p., 33, [1], 60 c. ; 4o. Segn.: A-2Q82R4.
Impronta : nae- ed!a e,he \Fst (3) 1580 (R)
L'interpretatione de la lingua volgare, e latina inizia a c. 2E7r. Le osservazioni iniziano a c. 2K3r. Marca (Z590) sul front. Cors.; rom. Iniziali e fregi xil. Testo su due colonne
Terentius Afer, Publius; Fabrini, Giovanni <1516-1580ca.>; Sessa, Melchiorre <1.> eredi;
Comprende:
Coll.: 3651 - L.VIII 6
Afer Publius Terentius. commediografo romano nacque a Cartagine e visse nel secolo 2. a.C. Poeta comico fu portato a Roma dal senatore Terenzio Lucano. Scrisse in tutto 6 commedie (Andria, Heautontimorumenos, Heyra, Eunuchus, Phormio, Adelphoe. Le commedie di Terenzio che si ispirano a due soli autori: Menandro e il suo imitatore Apollonio Caristio, si allontanano molto da Menandro ma Terenzio vi aggiunse la sua personalità d’artista. L’elemento comico così presente in Plauto, quasi scompare in Terenzio più interessato alla fisionomia umana dei suoi personaggi che all’effetto esteriore dell’intreccio e del dialogo. Poco popolare tra i contemporanei ebbe molto successo in seguito presso i più rafinati posteri Romani. Numerosissime le edizioni di Terenzio nel corso dei secoli. La lettera dedicatoria di Giovanni Fabrini "Allo Illustrissimo e Magnanimo Signor Cosimo de' Medici" é datata: Venezia ultimo di luglio, in cui egli si rammarica di coloro che "lodano Santo Girolamo che ha messe le cose Hebrae in Greco & Latino, & dannano chi mette le cose Latine & Greche in vulgare". Si augura al contrario che molti possano godere delle sue traduzioni anche gli stessi figlioli del principe.
Terentius Afer, Publius
12. Terentius, a M. Antonio Mureto locis prope innumerabilibus emendatus. Eiusdem Mureti argumenta in singulas comoedias, et annotationes, quibus tum correctionum, magna ex parte, ratio redditur, tum loci obscuriores explicantur. 2: M. Antonii Mureti Argomentorum et scholiorum in Terentium liber.
Venetiis, 1558 (Venetiis : apud Paulum Manutium Aldi f., 1559). e Venetiis : apud Paulum Manutium Aldi f.,1559., 1559)
2 pt. ([16], 152; 39 c.) ; 8o. Segn.: a-b8 A-T8 a-e8.
Impronta : asis isr. coet noAl (3) 1558 (R); i-i- rete e.e- ripe (3) 1559 (R)
Nota di possesso manoscritta Andrea Viscardi alla sguardia libera. L'opera si compone di due parti, la seconda é intitolata: M. Antonii Mureti *Argomentorum et scholiorum in Terentium liber. Marca tip. (Z46) sul front. della 2. pt. Cors.; rom.; gr. Registro in fine. Annotazioni manoscritte a china al v. dell'ultima carta. Ristampa della prima edizione del 1555 di Venezia sempre di "Paulum Manutium Aldi f."
Terentius Afer, Publius; Muret, Marc Antoine <1526-1585>; Manuzio, Paolo;
Comprende:
Coll.: Coll.: 3171 e 11774 - G.VIII 37. Riportata su CD 109 1/2
Afer Publius Terentius, secondo sec. a.c., poeta comico nato a Cartagine fu portato a Roma dal senatore Terenzio Lucano. Partecipò attivamente a quei cenacoli aristocratici che tanta fortuna ebbero nella prima metà del secondo secolo, che andavano assimilando la cultura greca. Scrisse in tutto 6 commedie: Andria (La fanciulla di Andro); Heautontimorumenos (Il punitore di se stesso; Hecyra (La suocera); Eunuchus (Eunuco); Phormio (Formione), Adelphoe (I fratelli). Le commedie di Terenzio, che si ispirano solo a due soli autori, Menandro e il suo imitatore Apollonio Caristio, si allontanano molto da quelle complesse di Plauto. Fu in un certo senso un traduttore di Menandro ma vi aggiunse la sua personalità d'artista nella limpidezza della forma e nella sensibilità acuta per i caratteri. L'elemento comico, così presente in Plauto, quasi scompare in Terenzio più interessato alla fisionomia umana dei suoi personaggi che all'effetto esteriore dell'intreccio e del dialogo. Queste sue caratteristiche lo resero poco popolare tra i contemporanei, ma molto successo ebbe in seguito presso i più raffinati posteri romani Numerosissime furono le edizioni di Terenzio nel corso dei secoli. Dal 1471 al 1779 se ne contavano già 395; almeno 20 prima del 1490 e 74 solo negli ultimi trentanni del XVI secolo. La lettera dedicatoria di Giovanni Fabrini "Allo Illustrissimo e Magnanimo Signor Cosimo de' Medici" é datata: Venezia ultimo di luglio 1580, in cui egli si rammarica di coloro che "lodano Santo Girolamo che ha messe le cose Hebree in Greco & in Latino & dannano chi mette le cose Latine & Greche in vulgare". Si augura al contrario che molti possano godere delle sue traduzioni anche gli stessi figlioli del principe.
Muret, Marc Antoine <1526-1585>
13. Terentius, a m. Antonio Mureto locis prope innumerabilibus emendatus. Eiusdem Mureti argumenta in singulas comoedias, et annotationes, quibus tum correctionum, magna ex parte, ratio redditur, tum loci obscuriores explicantur. 2: M. Antonii Mureti Argomentorum et scholiorum in Terentium liber.
Venetiis, 1558 (Venetiis : apud Paulum Manutium Aldi f., 1559). e Venetiis : apud Paulum Manutium Aldi f.,1559.
2 pt. ; 8°
Impronta : asis isr. coet noAl (3) 1558 (R); i-i- rete e.e- ripe (3) 1559 (R)
L'opera si compone di due parti, la seconda é intitolata: M. Antonii Mureti *Argomentorum et scholiorum in Terentium liber. La marca é: Ancora con delfino e la scritta: Aldus (A75 - Z46). Registro in fine. Annotazioni manoscritte a china al v. dell'ultima carta. Nota di possesso manoscritta Andrea Viscardi alla sguardia libera. Ristampa della prima edizione del 1555 di Venezia sempre di "Paulum Manutium Aldi f."
Muret, Marc Antoine <1526-1585>; Terentius Afer, Publius; Manuzio, Paolo;
Coll.: 3171 e 11774 - G.VIII 37. Riportata su CD 109 1/2
Marc Antoine Muret nato a Limoges nel 1526 morì a Roma nel 1585. Umanista francese, naturalizzato italiano, famoso col nome latinizzato di Muretus, dedicò la sua vita all'insegnamento prima in Francia, dove nel 1547 ebbe come allievo Montaigne e poi dal 1554 in Italia a Venezia, Padova, Ferrara e in fine a Roma chiamatovi da Gregorio XIII Papa Boncompagni. La decisione di farsi prete nel 1576 fu verosimilmente una precauzione necessaria per mettersi al riparo dalle conseguenze dei suoi scandali passati compreso un processo per sodomia, che lo avevano spinto di cità in città . Nel 1572 il papa gli concesse, per i suoi meriti culturali, la cittadinanza romana. Morì ricco e rispettato, lasciando suoi eredi i gesuiti. Le numerose opere da lui pubblicate comprendono poesie latine, commenti ai classici latini, opere filologiche e sulla retorica, orazioni celebrative eccetera. La sua opera fu tenuta in alta considerazione anche dalle generazioni successive.
Terentius Afer, Publius
14. 19: Tomo decimonono contiene le prime tre commedie di Terenzio traddotte da Monsignor Niccolo Fortiguerra
In Milano: nel Regio ducal Palazzo [Giuseppe Richino Malatesta] 1740
[24], 375, [1] p. Segn.: pi greco4 b-c4 A-3A4.
Impronta : e-zo i:r- roe. CuTu (3) 1740 (R)
Il nome dell'ed. si ricava dalla pref. nel 1o v
Terentius Afer, Publius; Forteguerri, Niccolo;
Comprende:
[1]: L' Andria, commedia di Terenzio; tradotta in verso sciolto da Luisa Bergalli, fra gli arcadi Irminda Partenide e di nuovo dall'Autrice riveduta, e corretta
[2]: L' Eunuco, commedia di Terentio; tradotta in verso sciolto da Luisa Bergalli, fra gli arcadi Irminda Partenide; e di nuovo dall'Autrice riveduta, e corretta
[3]: L' affannatore, commedia di Terenzio; tradotta in verso sciolto da Luisa Bergalli, fra gli arcadi Irminda Partenide. E di nuovo dall'Autrice riveduta, e corretta
[4]: I due fratelli, commedia di Terenzio; tradotta in verso sciolto da Luisa Bergalli, fra gli arcadi Irminda Partenide
[5]: Il Formione, commedia di Terenzio, tradotta in verso sciolto da Luisa Bergalli, fra gli arcadi Irminda Partenide, e di nuovo dall'Autrice riveduta e corretta
[6]: La Ecira, commedia di Terenzio; tradotta in verso sciolto da Luisa Bergalli, fra gli arcadi Irminda Partenide