Griffio, Giovanni <1.>: 4 schede

Terentius Afer, Publius

1. P. Terentii Aphri Comoediae sex, post omnes omnium editiones summa vigilantia nunc denuo recognitae, ac pristinae integritati restitutae. Accesserunt Antonii Goueani uiri eruditissimi annotationes...

Venetiis: Ioan Gryphius excudebat, 1560

175 c. ; 8o. Segn. : A-Y8.

Impronta : roi- s,a, i.m, QuNe (3) 1560 (R)

Cors. rom. Frontalini a vignetta calcograf. Capilettera floreali

Terentius Afer, Publius; Gouvea, Antonio : de ; Griffio, Giovanni <1.>;

Coll.: 3170 - G.VIII 36

Afer Publius Terentius, commediografo romano nato a Cartagine visse nel secolo 2. a.C. Poeta comico portato a Roma dal senatore Terenzio Lucano, scrisse in tutto 6 commedie (Andria, Heautontimorumenos, Heyra, Eunuchus, Phormio, Adelphoe). Le commedie di Terenzio che si ispirano solo a due autori Menandro e il suo imitatore Apollonio Caristio si allontanano molto da Menandro ma egli vi aggiunse la sua personalità d’artista. L’elemento comico così presente in Plauto, quasi scompare in Terenzio più interessato alla fisionomia umana dei suoi personaggi che all’effetto esteriore dell’intreccio e del dialogo. Poco popolare tra i contemporanei ebbe molto successo tra i Romani. Numerosissime le edizioni di Terenzio nel corso dei secoli. Dal 1471 al 1779 se ne contavano già 395.


Galladei, Maffeo <sec. 16>

2. Medea tragedia di m. Maffeo Galladei

In Venetia: appresso Giouan. Griffio, 1558

76 c. ; 8o. Segn.: A-I8K4.

Impronta : S.VS noco tora ChIl (3) 1558 (R)

Cors.; rom. Iniziali e fregi xil. Marca (Z706) sul front. I. ed.

Galladei, Maffeo ; Griffio, Giovanni <1.>;

Coll.: 2045 - E.VII 35. Riportata su CD 64

Maffeo Galladei fu giurista e poeta veneziano del XVI secolo. La lettera dedicatoria dell'A. a "Divo Filippo Austriaco Caroli V Augustiss. Caes. Filio Regi Catholico" é datata 1558.


Parabosco, Girolamo

3. Il pellegrino comedia noua di M. Girolamo Parabosco

In Venetia: appre sso Giouan. Griffio, 1552

39, [1] c., 1 c. di tav. : ill. ; 8o. Segn.: A-E8.

Impronta : loin e:o. o.io PrIu (3) 1552 (R)

Cors.; rom. Marca sul front. ed in fine. Vignetta xilogr. a c. A4r. Iniz. xilogr. I. ed.

Parabosco, Girolamo; Griffio, Giovanni <1.>;

Coll.: 2389 - E.II 21

Girolamo Parabosco, organista, compositore e scrittore nato a Piacenza intorno al 1524, morì a Venezia nel 1557. Soggiornò alle corti di Urbino e Ferrara per poi stabilirsi a Venezia. Protetto da Anna d’Este fu a Ferrara nel 1548, nel 1549 e 1550 a Piacenza e quindi a Brescia, Padova e Verona; dal 1551 ricoprì il posto di organista nella cappella ducale di S. Marco a Venezia e qui visse avventurosamente, godendo il favore di letterati e musicisti. Oltre alla produzione musicale (due pezzi strumentali, un Benedictus, 28 Madrigali a cinque voci) compose anche liriche, poemetti e commedie (Il viluppo, L’ermafrodito, Il marinaio, Il pellegrino e altre). Più importanti artisticamente sono "I diporti" divisi in tre giornate (1550), una raccolta di diciassette novelle sul tipo di quelle del Decamerone analogamente architettate, alcune delle quali interessanti e vivaci. La lettera dedicatoria dell'autore "Allo Illustrissimo et Eccellentissimo Signor Duca di Somma" é datata: Venezia 9 mar. LII, preceduta da un sonetto dell'Aretino sempre a lui dedicato.


De Cesari, Cesare

4. Scilla. Tragedia di m. Cesare de' Cesari. Allo illustre s. il s ...

In Venetia: appresso Giouan. Griffio, 1552

51, [1] c. ; 8o. Segn.: A-F8 G4. Ultima c. bianca.

Impronta : laer i;re goi, DiCh (3) 1552 (R)

Marca tip. sul front., altra marca a c. G3v. Grifone che solleva un peso al quale e incatenata una sfera alata. Motti: Poco val la vertu senza fortuna. Virtute duce comite fortuna.; Grifone passante su prato fiorito. Iniziali xilogr. I ed. Rilegata con la "Tragedia di m. Giuseppe Baroncini da Lucca"

De Cesari, Cesare; Griffio, Giovanni <1.>;

Coll.: 2183 - E.V 29. Riportata su CD 9/1

Cesare De Cesari letterato e scrittore napoletano visse nel XVI sec. Autore tragico ebbe un notevole successo tra i contemporanei. Non è stato possibile di lui reperire soddisfacenti notizie bio-bibliografiche; si sa soltanto che era molto stimato nel circolo letterario veneziano di Girolamo Ruscelli, il quale incoraggiò la pubblicazione delle sue tragedie, Romilda, Scilla e Cleopatra (pubblicata nel 1552). Cleopatra é rappresentata come eroina della libertà, il cui successo tragico ebbe vasta eco nel '500, tanto che esistono omonime tragedie di Alessandro Spinelli, del Giraldi ed un Antonio e Cleopatra del vicentino Celso Pistorelli. La lettera dedicatoria di Scilla "All'Illustriss. Signor Paolo Orsino" é datata Venezia 15-apr.-1552 a cui segue una lettera di Girolamo Ruscelli a Girolamo Ferlito datata: Di Casa (Venezia) III di Pasqua e la risposta del Ferlito datata: 25- apr.-1552 in cui si scambiano notizie sull'opera.