Ciotti, Giovanni Battista: 10 schede
Manzano, Scipione : di <1560-1596>
1. Aci fauola marina del molto illustre signor di Manzano. Sotto il velo della quale si loda la serenissima Repubblica di Venetia ..
In Venetia: presso Gio. Battista Ciotti, 1600
84 c. ; 4o. Segn.: A-X4.
Impronta : i-o- i.o, i,e, MaNe (3) 1600 (A)
Cors.; rom. Iniziali e fregi xil. Marca (Z848) sul front. Pubblicata postuma da Giovanni d'Attennis il cui nome figura in fine alla prefazione al lettore a c. A3v. I ed.
Manzano, Scipione : di <1560-1596>; Attennis, Giovanni : d'; Ciotti, Giovanni Battista;
Coll.: 1517 - G.IV 25. Riportata su CD 106
Bracciolini, Francesco <1566-1645>
2. L' amoroso sdegno fauola pastorale del sig. Francesco Bracciolini. Al molto illustre sig. caualiere Battista Guarini
In Venetia: appresso Gio. Battista Ciotti senese. All'insegna dell'Aurora, 1598
72 c. ; 12o. Segn.: A-F12.
Impronta : m-so noio rae; Ahde (3) 1598 (R)
Iniziali e fregi xil. Marca (Z162) sul front. Segue a c. F10v.: Rime pastorali del sig. Francesco Bracciolini
Bracciolini, Francesco <1566-1645>; Ciotti, Giovanni Battista;
Coll.: 1929 - F.I 64. Riportato su CD 16
Francesco Bracciolini sacerdote, traduttore, scrittore e autore drammatico, era nativo di Pistoia (1566-1645). Fu a Napoli al seguito dei principi di Sulmona poi a Milano e Roma. Fu segretario del cardinale Federico Borromeo per 6 anni e di Maffeo Barberini futuro Urbano VIII, che eletto papa, lo ricoprì di onori e privilegi. Fu autore di tragedie, di pastorali, di poemi di imitazione tassesca. Con lo "Scherno degli dèi", la cui prima parte in 14 libri fu edita nel 1618 (la seconda, in sei libri, nel 1626) contese a Tassoni la primogenitura sul poema eroicomico. Bracciolini fu scrittore antibarocchista per indole e per educazione. Nelle sue composizioni si insinua un gusto novellistico gradevole. Questa commedia, pubblicata per la prima volta nel 1597, conobbe un enorme successo sia sulla scena che sotto i torchi. La lettera dedicatoria del tipografo a Giovanni Battista Guarini é datata: Venezia, 6 feb. 1597. L'opera fu scritta in gioventù 5 o 6 anni prima e fu data al Ciotti da un amico.
3. Corona ouero Ghirlanda di candidi gigli di virginita, e di sanguigne rose di martirij, di diuersi santi, & sante, che nell'aurora del lucidissimo giorno della vera fede di Giesu Christo fiorirono. Cioe rappresentationi delle vite, & morti loro. Raccolte nouamente da Gio. Battista Ciotti, & sortite in diuersi mazzoli, o poemi tragici diuisati, ... Volume primo [-terzo].
In Venetia: appresso Gio. Battista Ciotti, 1606
3 v. ; 12o.
Marca (Z162) sui front. Ogni volume comprende un numero variabile di opere di diversi A.
Ciotti, Giovanni Battista
Gasparo Licco, sacerdote palermitano, nato nel 1549 e morto nel 1619. Canonico della cattedrale di Palermo.
Tasso, Torquato
4. La fuga d'Erminia del Signor Torquato Tasso. Ridotta in Fauola scenica da Giovanni Villifranchi volterrano al molto illustre Sig. Paolo Maffei
In Venetia: presso Gio. Battista Ciotti senese, 1600
[1], 20-71 c. ; 12o. Segn.: B-E12.
Opera mutila delle carte A1/12, B1, E12. Contiene : La cortesia di Leone a Ruggiero del Signor Ludouico Ariosto
Tasso, Torquato;
Ariosto, Ludovico <1474-1533>;
Villifranchi, Giovanni
Coll.: 2165 - E.V 11
Torquato Tasso poeta, nacque a Sorrento nel 1544 e morì a Roma nel 1595. Quest'opera non c’è in Clubb e in Bregoli Russo. Fa parte di un libro che alcuni repertori come la British Library il National Union Catalogne mettono sotto il Tasso, che comincia con "Gli amori di Erminia", "La fuga di Erminia" del Tasso cui segue "La cortesia di Leone a Ruggero" dell’Ariosto sempre con la riduzione scenica del Villifranchi autore di numerose opere teatrali. La lettera dedicatoria di Giovanni Villifranchi "Al molto Illustre Signor mio padrone colendissimo il signor Paolo Maffei" é datata Volterra, 10 nov. 1599. Non c'é in Clubb, nè in Bregoli Russo.
Tasso, Torquato
5. Intrichi d'amore comedia del sig. Torquato Tasso
In Venetia: presso Gio Bat Ciotti, 1604
132 c. ; 12o. Segn.: A-L12
Impronta : poab more hoi- daas (3) 1604 (R)
Front. calcogr. Marca? (Sole: Aurora) sul front. Opera attribuita a Giovanni Antonio Liberati, cfr.: La raccolta tassiana n. 1476. La lettera dedicatoria al Card. Farnese porta la data del 1603.
Tasso, Torquato;
Liberati, Giovanni Antonio
Coll.: 2167 - E.V 13
Cremonini, Cesare <1550-1631>
6. Il nascimento di Venetia poema del sig. Cesare Cremonino dedicato all'illustriss. & eccellentiss. sig. Lorenzo Giustiniano senatore di Venetia ...
In Venetia: appresso Gio. Battista Ciotti, 1617
[12], 164, [4] p. ; 12o. Segn.: A6 A-G12. Ultime 2 c. bianche.
Impronta : e-u- o.i, a,sa InNo (3) 1617 (R)
Marca sul front. Prima edizione.
Cremonini, Cesare <1550-1631>; Ciotti, Giovanni Battista;
Coll.: 2151 - E.VI 64
Cesare Cremonini (Cento, 1550–Padova, 1631), filosofo e scienziato italiano, ultimo esponente dell'aristotelismo del Rinascimento in Italia, e professore di filosofia naturale dal 1573, fu insegnante per alcuni anni a Ferrara e, nel 1590, venne chiamato dall'Università di Padova dove rimase fino al 1629. Amico e rivale di Galileo Galilei fu difensore della medicina averroista e sostenitore della mortalità dell'anima, legata indissolubilmente al corpo umano. Le sue opere a stampa edite tutte nella prima metà del '600 e non più ristampate trattano di fisica e psicologia aristotelica. I drammi, poemi o favole come egli le chiamò, quali "Il nascimento di Venezia" (Venezia 1617), Clorindo e Valliero (Venezia, 1624), "Le pompe funebri" (Ferrara, 1590) ecc., furono opere di gioventù. L'opera é dedicata dallo stampatore a Lorenzo Giustiniano. La prima ediizone era così piena di errori che nessuno volle comprarla.
Cesana, Gaspare <sec. 16./17.>
7. La proua amorosa fauola pastorale, del conte Gasparo Cesana academico fecondo, dedicata alli illustrissimi signori Francesco, & fratelli Landi
In Venetia: presso Gio. Bat. Ciotti, 1606
180 p. ; 12o. Segn.: A-G12H6.
Impronta : o-me reo, dei? CoHo (3) 1606 (A)
Front. calcogr. Var. B: In Venetia: appresso Francesco Ciotti, 1606. Marca sul front.
Cesana, Gaspare
Coll.: 1927 - F.I 62
Vinta, Francesco <sec. 16./17.>
8. Il rapimento di Corilla fauola boschereccia di Francesco Vinta il Percosso Accademico Spensierato. Al serenissimo Francesco Maria Della Rouere duca d'Vrbino
In Venetia: appresso Gio: Battista Ciotti, 1605
[12], 106, [2] p. ; 4o. Segn.: A6B-G8H6. Bianca l'ultima c.
Impronta : m-;e o.i. a;le ChLa (3) 1605 (R)
Bianca l'ultima c. Front. calcogr.
Vinta, Francesco
Coll.: 1516 - G.IV 24
Villifranchi, Giovanni <sec. 16./17.>
9. La Sofronia del sig. Torquato Tasso. Ridotta in fauola scenica. Da Giouanni Villifranchi volterrano ..
In Venetia: appresso Gio. Battista Ciotti sanese, 1603
35, [1] p. ; 12°. Segn.: A12 B6.
Impronta : --o- i;co reo, MaSe (7) 1603 (R)
Marca sul front.
Villifranchi, Giovanni
Coll.: 2166 - E.V 12
Faroni, Massimo
10. I sospetti comedia del sig. Massimo Faroni. Gentilhuomo, & academico mantouano
In Venetia: appresso Gio. Battista Ciotti senese, all'Insegna dell (In Venetia: appresso Giouan Battista Ciotti senese, all'Insegna dell'Aurora, 1603)
174 p. ; 12o. Segn.: A-G12 H4
Impronta : noo? veo. ern- diEc (3) 1603 (R)
Marca sul front. e in fine. Cinque atti, prologo intermezzi. Carnevale e ottobre 1581, visita dell'arciduca Massimiliano d'Austria. (Biblioteca Casanatense vol. II)
Faroni, Massimo; Ciotti, Giovanni Battista;
Scipione Manzano letterato e poeta friulano, nacque nel 1560 e morì nel 1596. Utilizzò lo pseudonimo: Olimpio Marcucci. Facile rimatore scrisse “Le lagrime di penitenza di Davideâ€, il poema eroico “Dandolo†e la favola marina “Aci†pubblicata postuma nel 1600. La lettera dedicatoria di Giovanni Battista di Manzano, figlio di Scipione "All'Illustrissimo Signor et Patron mio Colendissimo il Sig. Almoro Zane" é datata: Cividale del Friuli 6 dic. 1599. L'opera ha lo scopo di tessere le lodi della Repubblica di Venezia cui Scipione fu sempre devoto. Nel dedicatario dello zio Giovanni di Manzano al Signor Almoro Zane si legge "Fu patrono sopra ogni altro amato" . Segue lettera ai lettori di Giovanni d'Attennis in cui si spiega che la favola non fu terminata nè rivista, nè corretta dall'autore perché egli morì mentre si accengeva a farlo.