Coleti, Sebastiano: 1 schede

Fontanini, Giusto <1666-1736>

1. L' Aminta di Torquato Tasso difeso, e illustrato da Giusto Fontanini con alcune osservazioni d'un accademico fiorentino

In Venezia: per Sebastiano Coleti, 1730

104, 391, [1] p. ; 8°. Segn.: A-2H8(H8v bianca).

Impronta : s-o; e.in rae- chsu (3) 1730 (R)

Contiene il testo dell'Aminta. Le osservazioni sono di Uberto Benvoglienti. Cfr. A. Solerti. Bibliografia delle opere minori in versi di Torquato Tasso. Bologna, 1893, p. 113. Iniziali e fregi xil.

Fontanini, Giusto <1666-1736>; Tasso, Torquato; Benvoglienti, Uberto; Coleti, Sebastiano;

Coll.: 2033 - E.VII 23

Giusto Fontanini (San Daniele del Friuli, 1666 – Roma, 1736), professore di belle lettere all'università Sapienza di Roma e Arcivescovo di Ancira (l’attuale Ankara, capitale della Turchia), colto prelato ed attento bibliofilo, dal 1697 divenne uno strenuo difensore della Curia Papale, con una posizione reazionaria. Nel 1708 il Fontanini fu protagonista di una forte controversia tra la Santa Sede e gli Estensi (appena tornati a Modena) per il possesso di Comacchio. Questa controversia venne dettagliatamente compendiata nella “Piena esposizione dei diritti imperiali ed estensi sopra la città di Comacchio (1712) del Muratori. In risposta alle obiezioni del Fontanini, Muratori pubblicò i primi saggi “Antiquitates italicae” e “antichità estensi”, con la rivendicazione delle antiche origini del casato. Con il libero accesso ai documenti vaticani il Fontanini si appropriò di innumerevoli testi. Fontanini compose numerose opere erudite quali “De antiquitatibus Hortae coloniae Etruscorum” (1708), “Dissertatio de corona ferrea langobardorum, delle masnade ed altri servi secondo l’uso dei Longobardi”. La sua opera più importante è la “Biblioteca dell’eloquenza italiana” (1726), una bibliografia delle lettere, che fu più tardi corretta ed integrata da Apostolo Zeno , storico e poeta (1753). L’importanza di questo progetto è evidenziata nel sottotitolo: “Dove ordinatamente sono disposte le opere stampate in nostra lingua volgare sopra le discipline e le materie principali”. Le discipline nelle quali divide la sua Biblioteca dell’eloquenza sono: Grammatica, retorica, poesia, drammatici (teatro), lirici, istoria, filosofia, teologia. Sono presenti, e legittimate, sia opere volgari che le volgarizzazioni di opere antiche. Le aspre critiche degli intellettuali del tempo per le numerose omissioni ed imprecisioni non diminuiscono il valore di questa Biblioteca , che è riconosciuta come il primo passo di sistemazione delle opere italiane. La grande importanza del materiale storico raccolto è forse la più grande testimonianza di quanto Giusto Fontanini sia riconosciuto come uno tra gli esponenti più considerevoli degli eruditi ed intellettuali del ‘600 ‘700.