Somasco, Giacomo Antonio: 3 schede

Della Porta, Giovan Battista <ca. 1535-1615>

1. La carbonaria comedia dell'illustre sig. Gio. Battista Della Porta napolitano

In Venetia: presso Giacomo Antonio Somasco, 1606. Nouamente data in luce.

14 [i.e. 84] c. ; 12o. Segn.: A-G12.

Impronta : din- voua e.re ioOm (3) 1606 (R)

Marca (Z228) sul front. II ed.

Della Porta, Giovan Battista ; Somasco, Giacomo Antonio;

Coll.: 2254 - E.IV 28

Giovanni Battista Della Porta (Vico Equense (NA) 1535, Napoli 4 febbraio 1615), fu filosofo naturale, alchimista e commediografo. Ingegno versatile ebbe rinomanza europea per i "Magiae naturalis libri IV" e per le numerose ricerche nei più diversi campi scientifici: ottica, agraria, chiromanzia ecc. Scrisse tre tragedie delle quali ne resta una sola: "Il Giorgio", una tragicommedia Penelope e 29 commedie di cui a noi ne sono giunte 14. Della Porta fu lo scrittore che meglio accolse e riassunse la ricca esperienza dei commediografi cinquecenteschi, perchè la tecnica dell'intreccio, la vicacità del dialogo, il senso del movimento drammatico toccano in lui un alto livello di bravura. Fu fondatore dell'Accademia Secretorum Naturae ("Accademia dei Segreti"), per appartenere alla quale era necessario dimostrare di aver effettuato una nuova scoperta scientifica, sconosciuta al resto dell'umanità, nell'ambito delle Scienze naturali. L'Accademia fu sospettata di occuparsi di argomenti occulti e Della Porta fu indagato dall'Inquisizione nel 1579 e l'Accademia fu chiusa per ordine papale: a Della Porta fu tuttavia concesso di continuare gli studi di scienze naturali. Sono in corso di pubblicazione per l' Edizione nazionale delle opere di G. B. Della Porta tutte le opere dell'autore. La casa editrice è la Edizioni Scientifiche Italiane (ESI) di Napoli. Seconda edizione di questa brillante commedia in cinque atti in versi di ispirazione plautina.


Della Porta, Giovan Battista <ca. 1535-1615>

2. La Cintia comedia dell'illustre sig. Gio. Battista Della Porta napolitano

In Venetia: presso Giacomo Antonio Somascho, 1606. Nouamente data in luce

88, [2] c. ; 12°. Segn.: A-G12 H6. Ultime 2 c. bianche

Impronta : tole a-e- o-e- uePo (3) 1606 (A)

BL Italian 17th, II, p. 700. Marca (Z228) sul front. 2. ed.

Della Porta, Giovan Battista ; Somasco, Giacomo Antonio;

Coll.: 11769 - E.IV 28/2

Giovanni Battista Della Porta (Vico Equense (NA) 1535, Napoli 4 febbraio 1615), fu filosofo naturale, alchimista e commediografo. Ingegno versatile ebbe rinomanza europea per i "Magiae naturalis libri IV" e per le numerose ricerche nei più diversi campi scientifici: ottica, agraria, chiromanzia ecc. Scrisse tre tragedie delle quali ne resta una sola: "Il Giorgio", una tragicommedia Penelope e 29 commedie di cui a noi ne sono giunte 14. Della Porta fu lo scrittore che meglio accolse e riassunse la ricca esperienza dei commediografi cinquecenteschi, perchè la tecnica dell'intreccio, la vicacità del dialogo, il senso del movimento drammatico toccano in lui un alto livello di bravura. Fu fondatore dell'Accademia Secretorum Naturae ("Accademia dei Segreti"), per appartenere alla quale era necessario dimostrare di aver effettuato una nuova scoperta scientifica, sconosciuta al resto dell'umanità, nell'ambito delle Scienze naturali. L'Accademia fu sospettata di occuparsi di argomenti occulti e Della Porta fu indagato dall'Inquisizione nel 1579 e l'Accademia fu chiusa per ordine papale: a Della Porta fu tuttavia concesso di continuare gli studi di scienze naturali. Sono in corso di pubblicazione per l' Edizione nazionale delle opere di G. B. Della Porta tutte le opere dell'autore. La casa editrice è la Edizioni Scientifiche Italiane (ESI) di Napoli.


Manfredi, Muzio <1593fl.>

3. Il contrasto amoroso pastorale. Di Mutio Manfredi, il Fermo Academico Inuaghito, etc. Alla illustriss. & eccellentissima Principessa di Molfetta dedicata

In Venetia: appresso Giacomo Anton. Somascho, 1602

[6],144,[2] p. ; 8°. Segn.: A-K8

Impronta : n-ue e.a; a.e. IoEc (3) 1602 (R)

Manfredi, Muzio <1593fl.>; Somasco, Giacomo Antonio;

Coll.: 2187 - E.V 33

Muzio Manfredi letterato e poeta probabilmente nato a Cesena verso il 1550, fu alla corte di Ferrante II Gonzaga e nel 1591, a Nancy. Ascritto come il "Fermo" all'Accademia degli Innominati di Parma ne divenne principe nel 1580.