Agnelli, Antonio: 2 schede

Balestrieri, Domenico

1. El Cangeler della Badia di Meneghitt all'autor del segond dialegh della lengua toscana

Milan: in la stampa de Antonj Agnell, 1760

44 p. ; 12o. Segn. : A4, B8, C80.

Impronta : i.d, `,s. `.l` TuPa (3) 1760 (R)

Balestrieri, Domenico; Agnelli, Antonio;

Coll.: 10026 - L.IV 9

Domenico Balestrieri (Milano 1714 – 1780) poeta italiano, fu autore di versi in dialetto milanese. "..Un episodio cruciale nella storia dei rapporti tra dialetto milanese e lingua é quello della Brandana. Nel 1759 Padre Onofrio Branda, professore di Belle Lettere nel ginnasio Arcimboldi pubblicò un 'Dialogo sulla lingua toscana' in cui, ridendosi dei dialetti lombardi e in modo particolare del dialetto milanese, si lasciò sfuggire dalla penna alcuni frizzi contro coloro che, del proprio dialetto facendo a se stessi un idolo, vi fan sopra infiniti studi e quali appena si converrebbero alle lingue più colte. I poeti milanesi tra cui Tanzi e Balestrieri reagirono vigorosamente. Branda avvertito il passo falso cercò di temperare le sue parole con argomentazioni ancor meno felici suscitando una gravissima contesa per la quale in meno di sette mesi uscirono alla luce ben 64 opuscoli. A questa polemica Balestrieri partecipa con 5 opuscoli in meneghino tra cui "La Badia di Meneghitt a consulta sora el dialegh della lengua toscana..e El Cangeler della Badia di Meneghitt" (Cfr.: Letteratura dialettale milanese: itinerario antologico-critico dalle origini ... Di Claudio Beretta)


Balestrieri, Domenico

2. La Badia di Meneghitt a consulta sora el dialegh della lengua toscana rezzitae el di 27. d'agost del 1759 da zert student de rettorega

Milan: in la stampa de Antonj Agnell, 1760

86, [2] p. ; 12o. Segn.: A-D8, F8.

Impronta : t.r; ssl, e;i. QuE' (3) 1760 (R)

I. ed.

Balestrieri, Domenico; Agnelli, Antonio;

Coll.: 679 - L.IV 9

Domenico Balestrieri (Milano 1714 – 1780) poeta italiano, fu autore di versi in dialetto milanese. "..Un episodio cruciale nella storia dei rapporti tra dialetto milanese e lingua é quello della Brandana. Nel 1759 Padre Onofrio Branda, professore di Belle Lettere nel ginnasio Arcimboldi pubblicò un 'Dialogo sulla lingua toscana' in cui, ridendosi dei dialetti lombardi e in modo particolare del dialetto milanese, si lasciò sfuggire dalla penna alcuni frizzi contro coloro che, del proprio dialetto facendo a se stessi un idolo, vi fan sopra infiniti studi e quali appena si converrebbero alle lingue più colte. I poeti milanesi tra cui Tanzi e Balestrieri reagirono vigorosamente. Branda avvertito il passo falso cercò di temperare le sue parole con argomentazioni ancor meno felici suscitando una gravissima contesa per la quale in meno di sette mesi uscirono alla luce ben 64 opuscoli. A questa polemica Balestrieri partecipa con 5 opuscoli in meneghino tra cui "La Badia di Meneghitt a consulta sora el dialegh della lengua toscana.." (Cfr.: Letteratura dialettale milanese: itinerario antologico-critico dalle origini ... Di Claudio Beretta)