Zoppini, Agostino & nipoti: 1 schede

Groto, Luigi <1541-1585>

1. Il thesoro comedia noua. Di Luigi Groto cieco d'Hadria

In Venetia : appresso Agostin Zopini, & nepoti, 1599 (In Venetia : appresso Agostin Zopini, & nepoti).

81, [3] c. ; 12o. Segn.: A-G12

Impronta : unr- o.i. o.ia neDe (3) 1599 (A)

Marca sul front. e in fine. Fregi e iniz. xilogr. Ristampa della I. ed. del 1583 sempre dei fratelli Zoppini.

Groto, Luigi <1541-1585>; Zoppini, Agostino & nipoti;

Coll.: 2112 - E.VI 25 ; 10133 - E.IV 78

Luigi Groto (o Grotto) fu letterato, tragediografo, commediografo e rimatore. Nacque ad Adria l'8 settembre 1541 e morì a Venezia il 13 dicembre 1585. Appartenne a famiglia nobile e fu cieco dalla nascita, per questo venne chiamato Il Cieco d'Adria. Precocissimo per cultura ed ingegno, a soli 14 anni pronunciò due fra le sue più note orazioni, per la regina Bona di Polonia e per l'elezione al dogato di Lorenzo Priuli. Scrisse due tragedie, tre commedie e due drammi pastorali, carmi latini e rime varie, anche amorose, e tradusse in volgare opere antiche, tra le quali il primo libro dell'Iliade. Fu membro, con il titolo di principe, dell'Accademia degli Illustri di Adria e fu frequentatore dell'Accademia degli Addormentati di Rovigo. Nel 1567 dovette subire un processo per eresia a Rovigo e, riconosciuto colpevole di aver letto testi di Erasmo da Rotterdam, Agrippa di Nettesheim, Bernardino Ochino, tutti autori proibiti, nonché di aver professato opinioni antitrinitarie, fu costretto alla pubblica abiura e venne escluso dall'insegnamento. Si rivelò uno dei migliori imitatori del Petrarca. Gli si deve pure un'edizione purgata del Boccaccio. La lettera dedicatoria dell'autore "Al Signor Don Alfonso da Este" é datata: Hadria 29-nov.-1580.