Rossi, Giovanni <1556-1595>: 2 schede
Marzi, Giovanni Battista <sec. 16./17.>
1. La Fanciulla comedia del s. caualier Gio. Battista Marzi. Nuouamente posta in luce da m. Benedetto Giorgeschi
In Bologna: per Giouanni Rossi, [1570]
[16], 176 p. ; 8o. Segn.: (croce)8 A-L8.
Impronta : e-u- 0.ni o.o. leQu (3) 1570 (Q)
Per la data cfr. Adams, M, 832. Marca (Z832) sul front. Cors.; rom. Iniziali e fregi xil. I. ed.
Marzi, Giovanni Battista
Coll.: 2062 - E.VII 52. Riportata su CD 107
Percivalli, Bernardino <n.1530>
2. L' Orsilia boscareccia sdrucciola, del Signor Dottore, & Caualiere, il Sig. Bernardino Percivallo. Esposta nell'heroiche, & sontuosissime Nozze del Sereniss., & invitto Don Ferdinando Medici Gran duca III. di Toscana...
In Bologna: nella stamperia di Giouanni Rossi, 1589
139, [1] p. ; 8o. Segn.: A-I8, K2.
Impronta : e,fa i,a; moo, QuDi (3) 1589 (R)
Cors. rom. I ed unica ed. conosciuta.
Percivalli, Bernardino
Coll.: 1917 - F.I 52. Riportata su CD 43
Bernardino Percivalli, nato a Recanati nel 1530, giureconsulto e poeta, studiò legge a Siena. Dottore e cavaliere fu impiegato in governi e magistrature. Nel 1588 fu lettore di diritto canonico a Ferrara. La lettera dedicatoria a Cesare d'Este del figlio dell'autore Curio, é datata: Ferrara, 1 lug. 1589. L'opera fu scritta durante un viaggio in Austria Boemia e Ungheria quando l'autore era al servizio dell'Imperatore.
Giovanni Battista Marzi, letterato di Città di Castello (PG), visse nel XVI secolo. Rara prima edizione (una seconda usci' sempre dai torchi del Rossi nel 1574), la cui data, 15.12.1570, si ricava dalla dedica dell'autore a Mons. Costantino Bonelli vescovo di Città di Castello. In questa dedica piena di riferimenti personali, l'autore, ricorda di come, alla morte del padre, il capitano Giacomo Marzi, lui e il fratello gemello Alfonso furono accolti dal cardinale Vitellozzo Vitelli, che chiamo' il Bonelli presso la propria abitazione perche' si prendesse cura dei due giovani. Ricorda inoltre degli onori che il Bonelli ricevette da papa Pio IV e dei suoi importanti incarichi presso il Concilio di Trento. Racconta infine della prima messa in scena de La Fanciulla, avvenuta con gran dispendio di denari presso la casa dell'autore stesso nel 1569.