Rampazetto, Francesco: 1 schede
Grazzini, Antonfrancesco
1. La spiritata comedia di Antofrancesco Grazini, detto il Lasca, recitatasi in Bologna, & in Firenze al pasto del magnifico signore, il S. Bernardetto de'Medici, il carnouale dell'anno 1560
In Venetia: appresso Francesco Rampazetto (in Venetia: appresso Francesco Rampazetto, 1566)
36 c. ; 12o. Segn.: A-C12
Impronta : da,e el,e e-ra sesc (3) 1566 (R)
Cors.; rom. Iniziali e fregi xil. Marca (V439) sul front. Ristampa della I. ed. del 1561: Giunta, Firenze.
Lasca;
Rampazetto, Francesco;
Coll.: 2030 - E.VII 20. Riportata su CD 76
Antonfrancesco Grazzini detto il Lasca (Firenze 1503-1584), commediografo toscano, era speziale. Nel 1540 fu tra i fondatori dell'Accademia degli Umidi, dove prese il nome del Lasca, dal pesciolino omonimo; come impresa si fece disegnare una lasca con la bocca aperta mentre sta per ingoiare una farfalla. Il suo stile faceto e spiritoso inseguì e registrò gli svolazzi della fantasia umana, come la lasca ingoia la farfalla. L'anno successivo trasformatasi l'Accademia in Accademia Fiorentina, per diretta volontà del Granduca Cosimo, il Grazzini si trovò ben presto in disaccordo per divergenze sorte sul problema dell'origine del volgare e venne espulso nel 1547. Stampò quindi le sue commedie: La Gelosia e La Spiritata e nel 1566 fu riammesso all'Accademia Fiorentina per intervento del Salviati e con lui fondò verso il 1580 l'Accademia della Crusca, dove mantenne il suo nome, Lasca. Autore di opere ricche di scene e di spunti vivaci, scritte in un fiorentino vivo anche se un po' provinciale, fu noto per le "Cene", raccolta di 22 novelle. Scrisse rime burlesche ispirate spesso alle polemiche intorno all'Accademia Fiorentina. Il Lasca nel prologo dichiara che si propone di offrire al pubblico spettacoli che volgano "più tosto nel breve e allegro, che nel lungo e malinconico", respingendo come estranei al proprio sentire i modi propri del teatro rinascimentale che egli si proponeva di rinnovare La lettera dedicatoria dell'autore "Al nobilissimo & Virtuosissimo M. Raffaello de' Medici" é datata: Firenze 25 feb. 1560.