Grisei, Agostino <1.>: 2 schede
Bonarelli, Prospero <ca. 1588-1659>
1. Gl' abbagli felici comedia del sig. conte Prospero Bonarelli della Rouere
In Macerata: appresso Agostino Grisei, 1642
157, [7] p. ; 12o. Segn.: A-F/1/2G/10. - Le ultime 3 c. bianche.
Impronta : a.o, heo. a-o- sedi (3) 1642 (A); sam- lio, a-o- sedi (3) 1642 (A)
Var. B.: tra A1 e A2 inserito un bifolio contenente la dedica e una nota dello stampatore. I.ed. Segnalata da Allacci.
Bonarelli, Prospero
Coll.: 2364 - E.III 58 / 10141 - E.III 59
Bonarelli, Prospero <ca. 1588-1659>
2. I fuggitiui amanti comedia del sig. conte Prospero Bonarelli della Rouere
In Macerata: per Agostino Grisei, 1642
138, [6] p. ; 12o. Segn.: A-F12. Bianche le ultime 3 c..
Impronta : d.ii e.o- doe; esE, (3) 1642 (A)
I. ed.
Bonarelli, Prospero
Coll.: 2365 - E.III 59
Prospero Bonarell(1582-1659), fratello di Guidubaldo, visse, come lui, a lungo al servizio delle corti di Ferrara, Modena, Firenze, Vienna, ma preferì la dimora nell'avita Ancona dove nel 1624 fondò l'Accademia dei Caliginosi. Morì ad Ancona nel 1659. Come scrittore ebbe grande quanto effimera fama per i suoi melodrammi (composti spesso per invito della corte viennese), per una commedia (I fuggitivi amanti) e per le tragedie, Il Medoro (1645) e il Solimano (1619). Quest'ultima parve ai contemporanei il suo migliore titolo ed ebbe molte edizioni (una delle quali illustrata dal Callot), ma ad onta del vigore effettivo di qualche scena appare oggi priva di vero valore artistico.
Prospero Bonarell(1582-1659), fratello di Guidubaldo, visse, come lui, a lungo al servizio delle corti di Ferrara, Modena, Firenze, Vienna, ma preferì la dimora nell'avita Ancona dove nel 1624 fondò l'Accademia dei Caliginosi. Morì ad Ancona nel 1659. Come scrittore ebbe grande quanto effimera fama per i suoi melodrammi (composti spesso per invito della corte viennese), per una commedia (I fuggitivi amanti) e per le tragedie, Il Medoro (1645) e il Solimano (1619). Quest'ultima parve ai contemporanei il suo migliore titolo ed ebbe molte edizioni (una delle quali illustrata dal Callot), ma ad onta del vigore effettivo di qualche scena appare oggi priva di vero valore artistico.