Lambyn, Denis <ca. 1520-1572>: 1 schede

Plautus, Titus Maccius

1. M. Accius Plautus ex fide, atque auctoritate complurium librorum mamuscriptorum opera Dionys. Lambini Monstroliensis emendatus: ab eodemque commentariis explicatus. Adiecta sunt Plautina loca ex antiquis grammaticis collecta: & ex commentario antiquarum lectionum Iusti Lipsij multorum Plauti locorum illustrationes & emendationes. Nunc denuo plurimis quae in priorem editionem irrepserant mendis repurgatus, multisque in locis in gratiam antiquariorum illustratus. Cum gemino indice: priore verborum, locutionum & sententiarum: posteriore eorum quae Commentariis D. Lambini continentur

Coloniae: ex officina Gulielmi Hertman, 1577

[8], 792, [56] p. ; 2o. Segn.: 4A-2Z6, "2A-2Z63a63b4.

Impronta : onpe a.t. s.o. stQu (3) 1577 (R)

Marca (L01212) sul front. Cors.; gr.; rom. Iniziali e fregi xil. Var. B: Lugduni [i.e. Coloniae]: expensis Gulielmi Hertman, 1577 (cfr. J. Baudrier. Bibliographie lyonnaise vol.1, p. 212).

Plautus, Titus Maccius; Lambyn, Denis ; Lipsius, Justus; Hertman, Wilhelm;

Coll.: 3070 - A.II 25

Plauto, commediografo latino nato a Sarsina nel 254 a.C. circa e morto forse a Roma nel 184 a.C., ebbe una vita romanzesca Il prenome e il nome sono incerti: probabilmente si chiamò Titus Maccius (la tradizione antica parla di M. Accius, secondo alcuni Maccus come soprannome derivato dalla maschera atellana). Fu servitore di una compagnia di comici, ridotto poi in estrema povertà, pare lavorasse alla macina di un mugnaio. Qui cominciò a comporre commedie che icontrarono il favore del pubblico, che non lo abbandonò più. Ne compose moltissime e moltissime furono le falsificazioni, sotto il suo nome ne circolarono almeno 130, di cui solo 21 sicuramente di Plauto. Solo queste ci sono pervenute. Col suo temperamento trascinante, la sua comicità fantasiosa e varia pur avvalendosi dei più vieti moduli della farsa popolare, necessari per accattivarsi il consenso del pubblico romano (che non era un pubblico rafinato), Plauto conserva una vitalità inestinguibile. La I ed. delle opere di Plauto fu: Venezia Vindelin da Spira 1472.