Rossi, Giovanni Battista: 2 schede
Fiorillo, Silvio <sec.16./17>
1. L' Ariodante tradito, e morte di Polinesso da Rinaldo Paladino. Opera rappresentatiua di Siluio Fiorillo, fra comici detto, il Capitano Matamoros...
In Pavia: per Gio. Battista de' Rossi, 1627
113, [1] p. ; 12o. Segn.: A-E12, ultime tre c. bianche
Fiorillo, Silvio
Coll.: 1959 - E.VIII 26. Riportato su CD 45
Revelli, Francesco <sec. 17.>
2. Il martirio di S. Cecilia tragedia spirituale del R. D. Francesco Reuelli di Taggia, Dottor di leggi, Accademico sollecito...
In Pauia: appresso Gio. Battista Rossi, (In Pauia: appresso Gio. Battista Rossi, 1623)
167, [1] ; 12o. Segn.: A-G12.
Revelli, Francesco
Silvio Fiorillo, nato all'incirca nel 1560, fu il primo a portare ufficialmente in scena la figura di Pulcinella, anche se l'alternava con Capitan Matamoro popolare a Napoli come caricatura dei militari spagnoli. Fiorillo viene anche ricordato come il primo commediografo pulcinellesco, essendoci giunta una sua commedia intitolata: " La Lucilla costante, con le ridicole disfide e prodezze di Pulcinella " (1632). In realtà dove e da chi sia nato Pulcinella non é dato di sapere, molti eminenti studiosi e letterati come Benedetto Croce, Salvatore Di Giacomo e Anton Giulio Bragaglia si sono impegnati in queste ricerche, senza mai poterlo stabilire con certezza. Una prima notizia di Fiorillo la si ha nel 1592 in un registro degli Incurabili (dal 12 settembre del 1589 quest'ospedale riceveva metà dei proventi delle commedie su disposizione del Viceré Conte di Miranda), nel quale il comico riceveva "mità di proventi di commedie" (Croce B.). Fiorillo vestì la maschera di Pulcinella nella compagnia del Cecchini girando per l'Italia con la "Compagnia del Duca di Mantova". Il Fiorillo fu anche commediografo, nel 1605 scrisse: L'amor giusto egloga pastorale in napolitana e toscana lingua di Silvio Fiorillo da Capua detto capitano di Mattamoros, La ghirlanda (1609), Li capitani vanagloriosi (1621), La cortesia di Leone e di Ruggero con la morte di Rodomonte (1614), L'Ariodante tradito (1627), La Lucilla costante (1632). La prima edizione dell'Ariodante tradito é segnalata da Allacci, Salvioli, Treccani come pubblicata a Pavia nel 1629 dal de' Rossi, manca in Clubb e in Biblioteca Casanantense.