Cardi, Giovanni Pietro & Marelli Giuseppe: 4 schede
Cicognini, Giacinto Andrea
1. La donna piu sagace fra l'altre. Opera de D. Giacinto Andrea Cicognini fiorentino
In Milano: per Gio. Pietro Cardi, & Gioseffo Marelli. Al segno della fortuna, 1661 (In Milano: appresso Gio. Pietro Cardi, & Gioseffo Marelli, al segno della fortuna)
129, [3] p. ; 12o. Segn.: A-E12 F6.
Impronta : e.i. o.a. nai- NoCo (3) 1661 (R)
Cicognini, Giacinto Andrea; Cardi, Giovanni Pietro & Marelli Giuseppe;
Coll.: 2339 - E.III 33
Cicognini, Giacinto Andrea
2. La forza del fato, ouero Il matrimonio nella morte. Opera tragica di lieto fine, del d. Giacinto Andrea Cicognini
In Milano: Gio. Pietro Cardi, & Gioseffo Marelli. Al segno della Fortuna, 1661
127, [3] p. ; 12o. Segn.: A-E12 F6
Impronta : e.re a.e. e.e- arni (3) 1661 (R)
Marca sul front. (Marca non controllata)
Cicognini, Giacinto Andrea; Cardi, Giovanni Pietro & Marelli Giuseppe;
Coll.: 2349 - E.III 43
Giacinto Andrea Cicognini (Firenze, 1606 – Venezia ?, 1650) figlio del poeta e drammaturgo Jacopo Cicognini, acquisì una notevole fama sia come drammaturgo che come librettista, producendo diversi lavori drammatici, tragedie, commedie, commedie sacre e libretti d'opera, quasi tutti scritti per i teatri d'opera veneziani. I suoi drammi furono musicati dai più celebri compositori dell'epoca, fra i quali si ricordano Francesco Cavalli, Antonio Cesti e Francesco Lucio. Cicognini fu una delle figure più importanti del dramma per musica del XVII secolo, nel quale egli fuse elementi sia di stampo tragico che comico e ricevendo talvolta alcune influenze dalla letteratura spagnola dell'epoca. I suoi lavori più celebri furono L'Orontea e Il Giasone (musicati rispettivamente da Cavalli e da Lucio), i due melodrammi più popolari in Europa durante il Seicento. Degli autori di comedie che leggevo e rileggevo spesso, il mio preferito era Cicognini", scrisse Goldoni nei "Mémoires", a conferma della larga fortuna che ancora nel Settecento ebbe l'ingente produzione dello scrittore fiorentino. Cfr., sull'arte del Cicognini: Sanesi, cit.; Belloni, Il Seicento, pp. 268-268, 290-291 e passim; Renda-Operti, 296-297. Cfr. Flavia Cancedda e Silvia Castelli, Per una bibliografia di Giacinto Andrea Cicognini. Successo teatrale e fortuna editoriale di un drammaturgo del Seicento, Firenze, 2002.
Cicognini, Giacinto Andrea
3. Il marito delle due mogli. Del d. Giacinto Andrea Cicognini
In Milano: per Giouanni Andrea Cardi, & Gioseffo Marello, 1661
117, [3] p. ; 12o
Impronta : a.a. e.i. sin- labe (3) 1661 (R)
Marca sul front. Fregi e iniz. xilogr. Segn.: A-E66. Ultima c. bianca
Cicognini, Giacinto Andrea; Cardi, Giovanni Pietro & Marelli Giuseppe;
Coll.: 10138 - E.III 38
Giacinto Andrea Cicognini (Firenze, 1606 – Venezia ?, 1650) figlio del poeta e drammaturgo Jacopo Cicognini, acquisì una notevole fama sia come drammaturgo che come librettista, producendo diversi lavori drammatici, tragedie, commedie, commedie sacre e libretti d'opera, quasi tutti scritti per i teatri d'opera veneziani. I suoi drammi furono musicati dai più celebri compositori dell'epoca, fra i quali si ricordano Francesco Cavalli, Antonio Cesti e Francesco Lucio. Cicognini fu una delle figure più importanti del dramma per musica del XVII secolo, nel quale egli fuse elementi sia di stampo tragico che comico e ricevendo talvolta alcune influenze dalla letteratura spagnola dell'epoca. I suoi lavori più celebri furono L'Orontea e Il Giasone (musicati rispettivamente da Cavalli e da Lucio), i due melodrammi più popolari in Europa durante il Seicento. Degli autori di comedie che leggevo e rileggevo spesso, il mio preferito era Cicognini", scrisse Goldoni nei "Mémoires", a conferma della larga fortuna che ancora nel Settecento ebbe l'ingente produzione dello scrittore fiorentino. Cfr., sull'arte del Cicognini: Sanesi, cit.; Belloni, Il Seicento, pp. 268-268, 290-291 e passim; Renda-Operti, 296-297. Cfr. Flavia Cancedda e Silvia Castelli, Per una bibliografia di Giacinto Andrea Cicognini. Successo teatrale e fortuna editoriale di un drammaturgo del Seicento, Firenze, 2002
Ferrari, Benedetto <1597-1681>
4. Poesie drammatiche di Benedetto Ferrari dalla Tiorba
In Milano: per Gio. Pietro Cardi, e Gioseffo Marelli, 1659
[10], 261, [3] p. ; 12o. Segn. : p5, A-L12. Bianca l'ultima c.
Impronta : ++++ ++++ r.or ChSu (3) 1659 (R)
Contiene: L'Andromeda; La maga fulminata; l'Armida; Il pastor regio; La ninfa avara; Il prencipe giardiniero; (Proserpina rapita) non segnalata in indice.
Ferrari, Benedetto <1597-1681>; Cardi, Giovanni Pietro & Marelli Giuseppe;
Giacinto Andrea Cicognini (Firenze, 1606 – Venezia ?, 1650) figlio del poeta e drammaturgo Jacopo Cicognini, acquisì una notevole fama sia come drammaturgo che come librettista, producendo diversi lavori drammatici, tragedie, commedie, commedie sacre e libretti d'opera, quasi tutti scritti per i teatri d'opera veneziani. I suoi drammi furono musicati dai più celebri compositori dell'epoca, fra i quali si ricordano Francesco Cavalli, Antonio Cesti e Francesco Lucio. Cicognini fu una delle figure più importanti del dramma per musica del XVII secolo, nel quale egli fuse elementi sia di stampo tragico che comico e ricevendo talvolta alcune influenze dalla letteratura spagnola dell'epoca. I suoi lavori più celebri furono L'Orontea e Il Giasone (musicati rispettivamente da Cavalli e da Lucio), i due melodrammi più popolari in Europa durante il Seicento. Degli autori di comedie che leggevo e rileggevo spesso, il mio preferito era Cicognini", scrisse Goldoni nei "Mémoires", a conferma della larga fortuna che ancora nel Settecento ebbe l'ingente produzione dello scrittore fiorentino. Cfr., sull'arte del Cicognini: Sanesi, cit.; Belloni, Il Seicento, pp. 268-268, 290-291 e passim; Renda-Operti, 296-297. Cfr. Flavia Cancedda e Silvia Castelli, Per una bibliografia di Giacinto Andrea Cicognini. Successo teatrale e fortuna editoriale di un drammaturgo del Seicento, Firenze, 2002.