Mammarello, Benedetto: 1 schede
Salviati, Leonardo<1540-1589>
1. La spina comedia del sig: caualiere Lionardo Saluiati, ...
In Ferrara: per Benedetto Mammarelli, 1592 (In Ferrara: per Benedetto Mammarelli, 1592)
[12], 147, [1] p. ; 8o.
Impronta : p-o- ono? t-oi saau (3) 1592 (A)
Cors.; rom. Iniziali xil. Stemma del dedicatario (?) sul frontepizio. I. ed.
Salviati, Leonardo<1540-1589>; Mammarello, Benedetto;
Leonardo Salviati, oratore e poeta, nato nella famiglia di nobili e cardinali dei Salviati a Firenze nel 1540, morì nel 1589. Fu membro della Accademia Fiorentina. Istituì l'Accademia della Crusca e scelse il nome di Infarinato. Fece uso di vari pseudonimi, tra cui Panico Granacci, Ormanozzo Rigogoli. Ebbe come maestro Benedetto Varchi. Compose rime e due commedie: Il Granchio (Firenze 1566) e La Spina (Ferrara ?). Gran parte dei suoi interessi riguardarono la grammatica e la filologia. E' famoso per l'impresa del vocabolario in cui si dovevano raccoglierre tutti i vocaboli trovati "nelle buone scritture" prima del 1400, (la prima edizione uscì nel 1612), per avere curato per ordine del granduca l'edizione purgata del capolavoro boccaccesco e per le critiche alle quali sottopose (insieme ad un altro accademico B. de' Rossi) la Gerusalemme Liberata del Tasso. Per tali critiche essi furono in seguito accusati fino ai primi del 1800 di miopia critica, di malvagità e malevolenza. In realtà essi difesero legittimamente anche se antistoricamente l'egemonia linguistica di Firenze che il Tasso non rispettava. La lettera dedicatoria di Gio. Battista Olgiati a "Gio. Battista Laderchi, Imola, Segretario e Consigliere di Stato del Serenissimo Signor Duca di Ferrara" é datata: Ferrara 16-set.-1592.