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Tutte le opere del famosissimo Ruzante, di nuouo con diligenza riuedute, & corrette. Et aggiuntoui un sonetto, & una canzone dell'istesso auttore. Al m. mag. sig. Vespasiano Zogiano gentil'huomo vicentino

In Vicenza: per gli heredi di Perin Libraro, 1598

9 pt. ; 8o

Impronta : poma a,re dea. paPo (33) 1598 (A)

Il frontespizio generale e seguito da 5 c., segn. A6, comntenenti le dediche dello stampatore a Vespasiano Zogiano e ai lettori e un sonetto di Ruzante. Singole parti annunciate sul verso di carta 2. Marca sui front. Var. B: altra emissione con front. ristampato e note tipografiche: In Vicenza, appresso Domenico Amadio. MDCXVII

Perin eredi;

Coll.: 2393 - E.II 25. Riportate su CD 130

Angelo Beolco detto il Ruzzante, commediografo, comico e poeta, nacque a Padova forse nel 1502 e ivi morì nel 1542. Ruzzante fu il figlio naturale di un medico padovano. Dedicò quasi tutta la vita all'amministrazione delle proprietà familiari e dei beni agrari dell'amico di sempre, il nobile Alvise Cornaro. La sua unica grande passione, però, la ebbe nel teatro: iniziò ad interessarsene nel 1521, in occasione dei festeggiamenti per Federico Gonzaga, e fu sia autore sia attore. Da uno dei suoi più riusciti personaggi, il contadino Ruzzante, goffo e sensuale, goloso e poltrone che assai spesso compare nelle sue commedie, prese lo pseudonimo col quale divenne famoso. Egli scrisse e recitò farse e commedie prevalentemente in dialetto padovano, cioè dialetto della terraferma che per i Veneziani erano parlate inferiori di carattere comico. Egli si propose di rappresentare gente semplice di campagna e di città aliena da ogni forma di raffinatezza intellettuale e psicologica, senza però intenti di critica sociale. Ma se i suoi persognaggi sono estremamente semplici, talvolta felicemente ingenui, tutt'altro che ingenua é l'arte del Ruzzante, maturata in un ambiente di raffinata cultura, scaltrita e sensibile. Le sue commedie sono improntate ad uno schietto umorismo a volte venato da una nota di malinconia. Le opere del Ruzzante furono pubblicate per la prima volta nel 1548 ma migliore viene reputata la stampa del 1584 di Vicenza per Giorgio Greco. La lettera dedicatoria del tipografo "Al molto Magnifico Signor Mio Osservandiss. il Sig. Vespasiano Zogiano" é datata: Vicenza 20 set. 1584. Seguono nell'ordine: Piovana, Anconitana, Rhodiana, Fiorina, Vaccaria, Moschetta, Due dialoghi, Dialogo, Tre orazioni, Canzone. Nella Piovana, nell'Anconitana e nalla Vaccaria Ruzzante si é in vari modi rifatto a Plauto, quindi all'autore tutto campestre e popolare occorre aggiungerne un altro più letterario, proveniente dalla tradizone della commedia classica. Nella Fiorina, la semplicità della trama conferma il senso della verità artistica del Beolco. Per la Rhodiana vedere Andrea Calmo.