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Collezione "Poesie del Gigli.": una scheda

Gigli, Girolamo <1660-1722>

Poesie dramatiche del signor Girolamo Gigli Accademico Acceso,... Consagrate a Sua Eccellenza il Signor Conte Alvise Zenobio Patrizio Veneto. Seconda impressione. Tomo primo
In Venezia: appresso Marino Rossetti in Merceria, all'Insegna della Pace, 1708
431, [1] p. ; 12o. Segn: A-S12. - C. D4v, K7v, M9v, Q12v, S6v, S12v non segnate.
Impronta: ilal o.or a:a, GeSa (7) 1708 (R)
Poesie del Gigli.;
Iniz. xilogr. Contiene: La Geneviefa; Ludovico Pio; La forza del sangue, e della pieta; La fede ne' tradimenti; Amore fra gl'impossibili; La Giuditta oratorio per musica, Il martirio di S. Antonio oratorio; La madre de' Maccabei oratorio; Il sogno di Venere cantata.

Rossetti, Marino

Coll.: 2628 - D.I 10
Girolamo Gigli (Siena, 1660 – Roma, 1722) drammaturgo italiano, riprese i modi della commedia francese risolvendoli in un umorismo estremamente superficiale. Ad esempio Il don Pilone (1711) è un adattamento de Il Tartufo di Molière. Scrisse inoltre il Diario Senese, opera storica in due volumi sulla città di Siena. Partecipò alla polemica sulla lingua contro il fiorentinismo della Crusca dalla quale fu di conseguenza espulso per aver sostenuto il senese Vocabolario cateriniano (1707), che per lesa fiorentinità venne arso dal boia sulla pubblica piazza. Gigli fu costretto a ritrattare le sue opinioni (anteponeva il senese) linguistiche e mandato in esilio. (Dal sito dell'Accademia della Crusca)
 
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