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Accademia dei Filodrammatici |
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Brignole Sale, Anton Giulio: 4 schede
Comici schiavi. Comedia di Gabrielle Antonio Lusino. Rappresentata in S. Pier d'Arena. E dedicata all'illustriss. Sig... Gio: Antonio Raggi
In Cuneo: per il Strabella, 1666 202 p. ; 12o. Segn.: A6, AH12, I6. Esemplare mutilo della c. A1 Coll.: 1872 - F.I 7 Il marchese Anton Giulio Brignole Sale (Genova 1605 – Genova 1662 o 1665) fu religioso, diplomatico e scrittore italiano. È conosciuto quale autore di testi satirici e teatrali nonché di romanzi biografici e scritti di contenuto religioso e agiografico. Figlio di doge, Anton Giulio fu senatore della Repubblica di Genova, sia pure per soli sei mesi e come ambasciatore svolse opera di diplomazia in Spagna. Nel 1647, rimasto vedovo per la prematura morte di Paolina Adorno, decise di lasciare la vita pubblica per prendere i voti ed entrare a far parte della Compagnia di Gesù. La sua figura è considerata, per cultura e prestigio, una fra le maggiori del secolo d'oro dei Genovesi. Come letterato, Brignole Sale fu esponente della scuola barocca genovese e quale esponente della Repubblica di Genova, a quel tempo nel suo massimo splendore, si fece ritrarre da Van Dyck in un ritratto divenuto celebre conservato nella galleria di Palazzo Rosso. Brignole Sale fu autore di testi di carattere religioso, fra cui una biografia romanzata di Sant'Alessio (da lui definita libricciuolo), ma che ebbe in Francia due traduzioni e varie ristampe, ma anche di commedie scritte in più lingue, fra cui la lingua genovese, in cui, secondo l'uso del tempo, trasfuse la sua vena satirica e polemica. In particolare, nell'opera "Li comici schiavi", creò la maschera genovese del Caporale Berodo, sorta di sbruffone soldato le cui vanterie sono oggetto di sberleffi. Era ascritto all'Accademia degli Addormentati.
Gli due anelli opera del sig. marchese Anton' Giulio Brignole Sale
In Bologna: per Antonio Pisarri, appresso all'ospitale dell morte, 1669 179, [1] p. ; 12o. Segn.: A-G12H6. Impronta: a.o. a-o. timi raio (7) 1689 (A) Coll.: 2296 - E.IV 70 Il marchese Anton Giulio Brignole Sale (Genova 1605 – Genova 1662 o 1665) fu religioso, diplomatico e scrittore italiano. È conosciuto quale autore di testi satirici e teatrali nonché di romanzi biografici e scritti di contenuto religioso e agiografico. Figlio di doge, Anton Giulio fu senatore della Repubblica di Genova, sia pure per soli sei mesi e come ambasciatore svolse opera di diplomazia in Spagna. Nel 1647, rimasto vedovo per la prematura morte di Paolina Adorno, decise di lasciare la vita pubblica per prendere i voti ed entrare a far parte della Compagnia di Gesù. La sua figura è considerata, per cultura e prestigio, una fra le maggiori del secolo d'oro dei Genovesi. Come letterato, Brignole Sale fu esponente della scuola barocca genovese e quale esponente della Repubblica di Genova, a quel tempo nel suo massimo splendore, si fece ritrarre da Van Dyck in un ritratto divenuto celebre conservato nella galleria di Palazzo Rosso. Brignole Sale fu autore di testi di carattere religioso, fra cui una biografia romanzata di Sant'Alessio (da lui definita libricciuolo), ma che ebbe in Francia due traduzioni e varie ristampe, ma anche di commedie scritte in più lingue, fra cui la lingua genovese, in cui, secondo l'uso del tempo, trasfuse la sua vena satirica e polemica. In particolare, nell'opera "Li comici schiavi", creò la maschera genovese del Caporale Berodo, sorta di sbruffone soldato le cui vanterie sono oggetto di sberleffi. Era ascritto all'Accademia degli Addormentati.
Il fazzoletto opera scenica. Del Brignole
In Bologna: per Gioseffo Longhi, 1683 134, [10] p. ; 12o. Segn.: A-F12. Bianche le ultime 5 c. Impronta: i.io r-n- ,ea- neZo (3) 1683 (R) Fregio sul front. Coll.: 2295 - E.IV 69 Il marchese Anton Giulio Brignole Sale (Genova 1605 – Genova 1662 o 1665) fu religioso, diplomatico e scrittore italiano. È conosciuto quale autore di testi satirici e teatrali nonché di romanzi biografici e scritti di contenuto religioso e agiografico. Figlio di doge, Anton Giulio fu senatore della Repubblica di Genova, sia pure per soli sei mesi e come ambasciatore svolse opera di diplomazia in Spagna. Nel 1647, rimasto vedovo per la prematura morte di Paolina Adorno, decise di lasciare la vita pubblica per prendere i voti ed entrare a far parte della Compagnia di Gesù. La sua figura è considerata, per cultura e prestigio, una fra le maggiori del secolo d'oro dei Genovesi. Come letterato, Brignole Sale fu esponente della scuola barocca genovese e quale esponente della Repubblica di Genova, a quel tempo nel suo massimo splendore, si fece ritrarre da Van Dyck in un ritratto divenuto celebre conservato nella galleria di Palazzo Rosso. Brignole Sale fu autore di testi di carattere religioso, fra cui una biografia romanzata di Sant'Alessio (da lui definita libricciuolo), ma che ebbe in Francia due traduzioni e varie ristampe, ma anche di commedie scritte in più lingue, fra cui la lingua genovese, in cui, secondo l'uso del tempo, trasfuse la sua vena satirica e polemica. In particolare, nell'opera "Li comici schiavi", creò la maschera genovese del Caporale Berodo, sorta di sbruffone soldato le cui vanterie sono oggetto di sberleffi. Era ascritto all'Accademia degli Addormentati.
Il geloso non geloso, comedia del signor Antongiulio Brignole Sale
Venetia: presso Alessandro Zatta, 1663 96 p. ; 12o. Segn:: A-D12 Impronta: lico uiso a-a- sime (3) 1663 (R) Coll.: 2294 - E.IV 68 Il marchese Anton Giulio Brignole Sale (Genova 1605 – Genova 1662 o 1665) fu religioso, diplomatico e scrittore italiano. È conosciuto quale autore di testi satirici e teatrali nonché di romanzi biografici e scritti di contenuto religioso e agiografico. Figlio di doge, Anton Giulio fu senatore della Repubblica di Genova, sia pure per soli sei mesi e come ambasciatore svolse opera di diplomazia in Spagna. Nel 1647, rimasto vedovo per la prematura morte di Paolina Adorno, decise di lasciare la vita pubblica per prendere i voti ed entrare a far parte della Compagnia di Gesù. La sua figura è considerata, per cultura e prestigio, una fra le maggiori del secolo d'oro dei Genovesi. Come letterato, Brignole Sale fu esponente della scuola barocca genovese e quale esponente della Repubblica di Genova, a quel tempo nel suo massimo splendore, si fece ritrarre da Van Dyck in un ritratto divenuto celebre conservato nella galleria di Palazzo Rosso. Brignole Sale fu autore di testi di carattere religioso, fra cui una biografia romanzata di Sant'Alessio (da lui definita libricciuolo), ma che ebbe in Francia due traduzioni e varie ristampe, ma anche di commedie scritte in più lingue, fra cui la lingua genovese, in cui, secondo l'uso del tempo, trasfuse la sua vena satirica e polemica. In particolare, nell'opera "Li comici schiavi", creò la maschera genovese del Caporale Berodo, sorta di sbruffone soldato le cui vanterie sono oggetto di sberleffi. Era ascritto all'Accademia degli Addormentati. |
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