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Monti, Giacomo: 18 schede

1.

Cicognini, Giacinto Andrea

L' Adamira ouero la Statua dell'honore, opera scenica del dottor Giacinto Andrea Cicognini. ...
In Bologna: per Giacomo Monti
168 p. ; 12o. Segn.: A-G12.
Impronta: a.i- r-er o?o: mivn (3) 1625 (Q)
Pubblicato tra 1625 e 1689, date di attivita del tipografo.

Monti, Giacomo

Coll.: 10137 - E.III 38
Giacinto Andrea Cicognini (Firenze, 1606 – Venezia ?, 1650) figlio del poeta e drammaturgo Jacopo Cicognini, acquisì una notevole fama sia come drammaturgo che come librettista, producendo diversi lavori drammatici, tragedie, commedie, commedie sacre e libretti d'opera, quasi tutti scritti per i teatri d'opera veneziani. I suoi drammi furono musicati dai più celebri compositori dell'epoca, fra i quali si ricordano Francesco Cavalli, Antonio Cesti e Francesco Lucio. Cicognini fu una delle figure più importanti del dramma per musica del XVII secolo, nel quale egli fuse elementi sia di stampo tragico che comico e ricevendo talvolta alcune influenze dalla letteratura spagnola dell'epoca. I suoi lavori più celebri furono L'Orontea e Il Giasone (musicati rispettivamente da Cavalli e da Lucio), i due melodrammi più popolari in Europa durante il Seicento. Degli autori di comedie che leggevo e rileggevo spesso, il mio preferito era Cicognini", scrisse Goldoni nei "Mémoires", a conferma della larga fortuna che ancora nel Settecento ebbe l'ingente produzione dello scrittore fiorentino. Cfr., sull'arte del Cicognini: Sanesi, cit.; Belloni, Il Seicento, pp. 268-268, 290-291 e passim; Renda-Operti, 296-297. Cfr. Flavia Cancedda e Silvia Castelli, Per una bibliografia di Giacinto Andrea Cicognini. Successo teatrale e fortuna editoriale di un drammaturgo del Seicento, Firenze, 2002.

2.

Cicognini, Giacinto Andrea

L' amore tra nemici opera comica del signor Giacinto Andrea Cicognini fiorentino. Al molt'illust. signore il signor Gioseppe Prandi
In Bologna: per Giacomo Monti
140, [4] p. ; 12o. Segn.: A-F11. Ultime 2 c. bianche.
Impronta: e-e- a.a- a;e- deel (3) 1664 (A)
Data di pubbl. sul frontespizio 1664. Fregio sul front.

Monti, Giacomo

Coll.: 2343 - E.III 37
Giacinto Andrea Cicognini (Firenze, 1606 – Venezia ?, 1650) figlio del poeta e drammaturgo Jacopo Cicognini, acquisì una notevole fama sia come drammaturgo che come librettista, producendo diversi lavori drammatici, tragedie, commedie, commedie sacre e libretti d'opera, quasi tutti scritti per i teatri d'opera veneziani. I suoi drammi furono musicati dai più celebri compositori dell'epoca, fra i quali si ricordano Francesco Cavalli, Antonio Cesti e Francesco Lucio. Cicognini fu una delle figure più importanti del dramma per musica del XVII secolo, nel quale egli fuse elementi sia di stampo tragico che comico e ricevendo talvolta alcune influenze dalla letteratura spagnola dell'epoca. I suoi lavori più celebri furono L'Orontea e Il Giasone (musicati rispettivamente da Cavalli e da Lucio), i due melodrammi più popolari in Europa durante il Seicento. Degli autori di comedie che leggevo e rileggevo spesso, il mio preferito era Cicognini", scrisse Goldoni nei "Mémoires", a conferma della larga fortuna che ancora nel Settecento ebbe l'ingente produzione dello scrittore fiorentino. Cfr., sull'arte del Cicognini: Sanesi, cit.; Belloni, Il Seicento, pp. 268-268, 290-291 e passim; Renda-Operti, 296-297. Cfr. Flavia Cancedda e Silvia Castelli, Per una bibliografia di Giacinto Andrea Cicognini. Successo teatrale e fortuna editoriale di un drammaturgo del Seicento, Firenze, 2002.

3.

Cicognini, Giacinto Andrea

L' amorose furie d'Orlando, opera scenica del dottor Giacinto Andrea Cicognini. Al molt'illust. ... Sebastiano Locatelli
In Bologna: per Giacomo Monti, 1663
107, [1] p. ; 12o. Segn.: A-D1/E6.
Impronta: ione a-iu a.l' pesi (3) 1663 (A)
A cura di Antonio Maria Monti, il cui nome appare nella pref.

Monti, Antonio Maria <sec. 17.>; Monti, Giacomo

Coll.: 2342 - E.III 36
Giacinto Andrea Cicognini (Firenze, 1606 – Venezia ?, 1650) figlio del poeta e drammaturgo Jacopo Cicognini, acquisì una notevole fama sia come drammaturgo che come librettista, producendo diversi lavori drammatici, tragedie, commedie, commedie sacre e libretti d'opera, quasi tutti scritti per i teatri d'opera veneziani. I suoi drammi furono musicati dai più celebri compositori dell'epoca, fra i quali si ricordano Francesco Cavalli, Antonio Cesti e Francesco Lucio. Cicognini fu una delle figure più importanti del dramma per musica del XVII secolo, nel quale egli fuse elementi sia di stampo tragico che comico e ricevendo talvolta alcune influenze dalla letteratura spagnola dell'epoca. I suoi lavori più celebri furono L'Orontea e Il Giasone (musicati rispettivamente da Cavalli e da Lucio), i due melodrammi più popolari in Europa durante il Seicento. Degli autori di comedie che leggevo e rileggevo spesso, il mio preferito era Cicognini", scrisse Goldoni nei "Mémoires", a conferma della larga fortuna che ancora nel Settecento ebbe l'ingente produzione dello scrittore fiorentino. Cfr., sull'arte del Cicognini: Sanesi, cit.; Belloni, Il Seicento, pp. 268-268, 290-291 e passim; Renda-Operti, 296-297. Cfr. Flavia Cancedda e Silvia Castelli, Per una bibliografia di Giacinto Andrea Cicognini. Successo teatrale e fortuna editoriale di un drammaturgo del Seicento, Firenze, 2002.

4.

Cicognini, Giacinto Andrea

L' amorose furie d'Orlando, opera scenica del dottor Giacinto Andrea Cicognini. Al molt'illust. e molto reu. sig. il sig. D. Sebastiano Locatelli
In Bologna: per Giacomo Monti ad instanza di Gioseffo Longhi
107, [1] p. ; 12o. Segn.: A-D12 E6.
Impronta: r-i- a-iu a.su vnGu (3) 1660 (Q)
Data presunta di pubbl.: 1660, ms. in calce al front. Fregio sul front. Le pagine 96/107 sono erroneamente fascicolate

Longhi, Giuseppe <1.>; Monti, Giacomo

Coll.: 2341 - E.III 35
Giacinto Andrea Cicognini (Firenze, 1606 – Venezia ?, 1650) figlio del poeta e drammaturgo Jacopo Cicognini, acquisì una notevole fama sia come drammaturgo che come librettista, producendo diversi lavori drammatici, tragedie, commedie, commedie sacre e libretti d'opera, quasi tutti scritti per i teatri d'opera veneziani. I suoi drammi furono musicati dai più celebri compositori dell'epoca, fra i quali si ricordano Francesco Cavalli, Antonio Cesti e Francesco Lucio. Cicognini fu una delle figure più importanti del dramma per musica del XVII secolo, nel quale egli fuse elementi sia di stampo tragico che comico e ricevendo talvolta alcune influenze dalla letteratura spagnola dell'epoca. I suoi lavori più celebri furono L'Orontea e Il Giasone (musicati rispettivamente da Cavalli e da Lucio), i due melodrammi più popolari in Europa durante il Seicento. Degli autori di comedie che leggevo e rileggevo spesso, il mio preferito era Cicognini", scrisse Goldoni nei "Mémoires", a conferma della larga fortuna che ancora nel Settecento ebbe l'ingente produzione dello scrittore fiorentino. Cfr., sull'arte del Cicognini: Sanesi, cit.; Belloni, Il Seicento, pp. 268-268, 290-291 e passim; Renda-Operti, 296-297. Cfr. Flavia Cancedda e Silvia Castelli, Per una bibliografia di Giacinto Andrea Cicognini. Successo teatrale e fortuna editoriale di un drammaturgo del Seicento, Firenze, 2002.

5.

Cicognini, Giacinto Andrea

Il Cipriano conuertito, opera scenica morale del dottore Giacinto Andrea Cicognini fiorentino. Al molt'illust. ... D. Paolo Maria Napoli ...
In Bologna: per Giacomo Monti
144 p. ; 12°. Segn.: A-F12.
Impronta: n-in ual' e,e. FaNe (3) 1633 (Q)
Pubblicato fra il 1633 e il 1689 anni di attivita del tipografo.

Monti, Giacomo

Coll.: 10135 - E.III 36
Giacinto Andrea Cicognini (Firenze, 1606 – Venezia ?, 1650) figlio del poeta e drammaturgo Jacopo Cicognini, acquisì una notevole fama sia come drammaturgo che come librettista, producendo diversi lavori drammatici, tragedie, commedie, commedie sacre e libretti d'opera, quasi tutti scritti per i teatri d'opera veneziani. I suoi drammi furono musicati dai più celebri compositori dell'epoca, fra i quali si ricordano Francesco Cavalli, Antonio Cesti e Francesco Lucio. Cicognini fu una delle figure più importanti del dramma per musica del XVII secolo, nel quale egli fuse elementi sia di stampo tragico che comico e ricevendo talvolta alcune influenze dalla letteratura spagnola dell'epoca. I suoi lavori più celebri furono L'Orontea e Il Giasone (musicati rispettivamente da Cavalli e da Lucio), i due melodrammi più popolari in Europa durante il Seicento. Degli autori di comedie che leggevo e rileggevo spesso, il mio preferito era Cicognini", scrisse Goldoni nei "Mémoires", a conferma della larga fortuna che ancora nel Settecento ebbe l'ingente produzione dello scrittore fiorentino. Cfr., sull'arte del Cicognini: Sanesi, cit.; Belloni, Il Seicento, pp. 268-268, 290-291 e passim; Renda-Operti, 296-297. Cfr. Flavia Cancedda e Silvia Castelli, Per una bibliografia di Giacinto Andrea Cicognini. Successo teatrale e fortuna editoriale di un drammaturgo del Seicento, Firenze, 2002.

6.

Celano, Carlo <1617-1693>

Dall'amore l'ardire, opera scenica del sig. D. Ettore Calcolone. All'illustriss. e molto reu. padre, il P. maestro F. Innocentio Maluasia ..
In Bologna: per Giacomo Monti, 1669
177, [3] p. ; 12o.
Impronta: u-ti u-a. e-i, Alla (3) 1669 (A)
Fregio sul front. Segn.: A-G88 H6.

Monti, Giacomo

Coll.: 1951 - E.VIII 18
Carlo Celano (Napoli 1625-1693), intraprese all'età di 35 anni la vita religiosa. Iscritto alla Congregazione delle missioni apostoliche di Napoli, ricoprì diverse cariche di responsabilità: l’arcivescovo Ascanio Filomarino lo nominò Canonico del Duomo e fu anche subcollettore apostolico. Tale scelta di vita, tuttavia, non intralciò la carriera letteraria di Celano che, sotto lo pseudonimo di Ettore Calcolona, compose numerose commedie dal tono moralistico, pubblicate e rappresentate, con successo di pubblico, a partire dal 1663. Nella sua ampia produzione teatrale si riscontra il pesante debito verso lo stile, i temi e i modelli iberici contemporanei; talvolta le sue opere consistono in semplici traduzioni, ma più spesso Celano-Calcolona attinse dal vasto repertorio spagnolo storie, situazioni e figure tipiche, per rielaborarle sullo sfondo di una diversa ambientazione. Fu autore, inoltre, di un’opera di satira: Degli avanzi delle Poste; il canonico riprese la finzione letteraria dal Corriere svaligiato del Pallavicino e dai Ragguagli del Boccalini: immaginando di pubblicare lettere mai recapitate ai destinatari e accumulate, quali avanzi, nei depositi degli uffici postali, espresse indirettamente l’aspra critica di mode o di comportamenti sociali del suo tempo. Le Notizie del bello, dell’antico e del curioso della città di Napoli, é l’opera della maturità, cui è legata la fama letteraria di Carlo Celano.

7.

Morri, Giacomo <sec. 17.>

La fortuna invidiata nella prosperita d'Osimano, con la pazzia politica di Selim, opera tragica di Giacomo Morri da Rauenna. Al molto Reuer. Padre Maestro Bonaventura Salimbeni da Piacenza, ...
In Bolog.: per Giacomo Monti, 1669
140, [4] p. ; 12o. Segn.: A-F12. Bianche le ultime 4 p.

Monti, Giacomo

Coll.: 10388 - D.I 9

8.

Cicognini, Giacinto Andrea

L' honorata pouerta di Rinaldo opera scenica del dottor Giacinto Andrea Cicognini
In Bologna: per Giacomo Monti
68, [4] p. ; 12o. Segn.: A-C12. Bianca (?) l'ultima c.
Impronta: a.n- heo. a.la nede (7) 1663 (Q)
Tratto da: Las pobrezas de Reinaldos di Lope de Vega. Pubblicato intorno al 1663.

Monti, Giacomo; Vega, Lope : de

Coll.: 2344 - E.III 38
Giacinto Andrea Cicognini (Firenze, 1606 – Venezia ?, 1650) figlio del poeta e drammaturgo Jacopo Cicognini, acquisì una notevole fama sia come drammaturgo che come librettista, producendo diversi lavori drammatici, tragedie, commedie, commedie sacre e libretti d'opera, quasi tutti scritti per i teatri d'opera veneziani. I suoi drammi furono musicati dai più celebri compositori dell'epoca, fra i quali si ricordano Francesco Cavalli, Antonio Cesti e Francesco Lucio. Cicognini fu una delle figure più importanti del dramma per musica del XVII secolo, nel quale egli fuse elementi sia di stampo tragico che comico e ricevendo talvolta alcune influenze dalla letteratura spagnola dell'epoca. I suoi lavori più celebri furono L'Orontea e Il Giasone (musicati rispettivamente da Cavalli e da Lucio), i due melodrammi più popolari in Europa durante il Seicento. Degli autori di comedie che leggevo e rileggevo spesso, il mio preferito era Cicognini", scrisse Goldoni nei "Mémoires", a conferma della larga fortuna che ancora nel Settecento ebbe l'ingente produzione dello scrittore fiorentino. Cfr., sull'arte del Cicognini: Sanesi, cit.; Belloni, Il Seicento, pp. 268-268, 290-291 e passim; Renda-Operti, 296-297. Cfr. Flavia Cancedda e Silvia Castelli, Per una bibliografia di Giacinto Andrea Cicognini. Successo teatrale e fortuna editoriale di un drammaturgo del Seicento, Firenze, 2002.

9.

Savaro, Giovanni Francesco<ca. 1610- ca. 1682>

Il Frothone, ouero Il finto femina, opera scenica di Gio. Francesco Sauaro del Pizzo. Al reuerendiss. ... Sebastiano Borghi ...
In Bologna: per Giacomo Monti, 1662
168 p. ; 12°. Segn.: A-G12.
Impronta: a,a- o,ra Reo? nogi (7) 1662 (A)

Monti, Giacomo

Coll.: 2135 - E.VI 48 ; 2139 - E.VI 52

10.

Brina, Gabriele <sec. 17.>

Gl' imenei rauuiuati opera regia di Gabrielle Brina. Dedicata all'eminentiss. ... card. Carlo Carafa ..
In Bologna: per Giacomo Monti, 1666
131, [1] p. ; 12o. Segn.: A-E12F6.
Impronta: doi- u,si i.o. MaSi (3) 1666 (R)

Monti, Giacomo

Coll.: 1837 - F.II 29
 
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