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Accademia dei Filodrammatici |
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Plautus, Titus Maccius: 11 schede1. Anfitrione: commedia di Plauto; voltata in terza rima da Pandolfo Coll enuccio; aggiuntovi il dialogo dello stesso tra la Berretta e la Testa; premesso il discorso di Giulio Perticari intorno alla vita e alle opere dell'autore.[Sala Bolognese]: Forni, stampa 1975 XX, 205 p. ; 18 cm.
Collenuccio, Pandolfo <1444-1504> Coll.: M.III 39.14 2. L' Aulularia di Plauto tradotta in verso toscanoIn Pisa: per Gio: Paolo Giovannelli, e Compagni, 1763 XXXII, 185, 1 p. : ill., testatine, capilettera ; 4o. Segn.: A-2B4, C-X4 X1 Impronta: i,o- a-u- i?se QuNu (3) 1763 (R) Al frontespiz. incisione di maschera firmata Vanni. Coll.: 919 - I.V 38 3. Comedie de Plaute, traduite en francois, avec des remarques & un examen, selon les regles du theatre. Par madamoiselle Le FevreA Paris: chez Denys Thierry et Claude Barbin, 1683 3 v. ; 12o N. dei vol. ricavato dal catalogo elettronico della BNF
Barbin, Claude; Dacier, Anne <ca. 1651-1720>; Thierry, Denis <1. ; 1652-1712> 4. M. Actii Plauti Comoediae viginti. Cum indice rerum ac uocum, prouerbiorum, formulisque loquendi, atque graecarum, & quarundam latinarum dictionum interpretationeLugduni: apud Seb. Gryphium, 1540 723, [53] p. ; 8o. Segn.: a-z8 A-2b8 2c4. Impronta: u-e- t,t? umt, NeAt (3) 1540 (A) Marca: Grifone. Marca (S211) sul front. e (S212) in fine. Cors.; rom. Iniziali xil. Al frontespizio nota ms. di possesso: Franciscus Battalius che potrebbe essere quel Francesco Battagli patrizio veneto (1743-1799) provveditore straord. a Brescia della Rep.Veneta. Numerose note mss. ai margini. Coll.: 3134 - G.VII 54 Plauto, commediografo latino nato a Sarsina nel 254 a.C. circa e morto forse a Roma nel 184 a.C., ebbe una vita romanzesca Il prenome e il nome sono incerti: probabilmente si chiamò Titus Maccius (la tradizione antica parla di M. Accius, secondo alcuni Maccus come soprannome derivato dalla maschera atellana). Fu servitore di una compagnia di comici, ridotto poi in estrema povertà, pare lavorasse alla macina di un mugnaio. Qui cominciò a comporre commedie che icontrarono il favore del pubblico, che non lo abbandonò più. Ne compose moltissime e moltissime furono le falsificazioni, sotto il suo nome ne circolarono almeno 130, di cui solo 21 sicuramente di Plauto. Solo queste ci sono pervenute. Col suo temperamento trascinante, la sua comicità fantasiosa e varia pur avvalendosi dei più vieti moduli della farsa popolare, necessari per accattivarsi il consenso del pubblico romano (che non era un pubblico rafinato), Plauto conserva una vitalità inestinguibile. La I ed. delle opere di Plauto fu: Venezia Vindelin da Spira 1472. 5. Le commedie. Plauto; a cura di Carlo CarenaTorino: Einaudi, [1975] XXXVI, 1087 p. : ill. ; 22 cm I millenni In custodia Bibliografia Nazionale – 77-914 Coll.: O.II 6 6. M. Accius Plautus ex fide, atque auctoritate complurium librorum mamuscriptorum opera Dionys. Lambini Monstroliensis emendatus: ab eodemque commentariis explicatus. Adiecta sunt Plautina loca ex antiquis grammaticis collecta: & ex commentario antiquarum lectionum Iusti Lipsij multorum Plauti locorum illustrationes & emendationes. Nunc denuo plurimis quae in priorem editionem irrepserant mendis repurgatus, multisque in locis in gratiam antiquariorum illustratus. Cum gemino indice: priore verborum, locutionum & sententiarum: posteriore eorum quae Commentariis D. Lambini continenturColoniae: ex officina Gulielmi Hertman, 1577 [8], 792, [56] p. ; 2o. Segn.: 4A-2Z6, "2A-2Z63a63b4. Impronta: onpe a.t. s.o. stQu (3) 1577 (R) Marca: X Marca (L01212) sul front. Cors.; gr.; rom. Iniziali e fregi xil. Var. B: Lugduni [i.e. Coloniae]: expensis Gulielmi Hertman, 1577 (cfr. J. Baudrier. Bibliographie lyonnaise vol.1, p. 212).
Hertman, Wilhelm; Lambyn, Denis <ca. 1520-1572>; Lipsius, Justus Plauto, commediografo latino nato a Sarsina nel 254 a.C. circa e morto forse a Roma nel 184 a.C., ebbe una vita romanzesca Il prenome e il nome sono incerti: probabilmente si chiamò Titus Maccius (la tradizione antica parla di M. Accius, secondo alcuni Maccus come soprannome derivato dalla maschera atellana). Fu servitore di una compagnia di comici, ridotto poi in estrema povertà, pare lavorasse alla macina di un mugnaio. Qui cominciò a comporre commedie che icontrarono il favore del pubblico, che non lo abbandonò più. Ne compose moltissime e moltissime furono le falsificazioni, sotto il suo nome ne circolarono almeno 130, di cui solo 21 sicuramente di Plauto. Solo queste ci sono pervenute. Col suo temperamento trascinante, la sua comicità fantasiosa e varia pur avvalendosi dei più vieti moduli della farsa popolare, necessari per accattivarsi il consenso del pubblico romano (che non era un pubblico rafinato), Plauto conserva una vitalità inestinguibile. La I ed. delle opere di Plauto fu: Venezia Vindelin da Spira 1472. 7. Tutte le commedie: La cassetta; Gorgoglione epidico; I menechmi; Il Mercante. Tito Maccio PlautoMilano: Rizzoli, 1953 264 p. ; 16 cm. Biblioteca universale Rizzoli; 657-659 Coll.: Q.II 19 8. Tutte le commedie. Tito Maccio Plauto; a cura di Ettore ParatoreRoma: Newton Compton v. ; 19 cm Testo orig. a fronte. Bibliografia Nazionale – 7612068 Comprende:
9. 101764 [4], 430, [2] p. Segn.: p/2A-2A8[2B]/2. Contiene: L'Oreste, di Filippo Trenta; Il triumvirato e L'jspana in Tauris-abas, di Ottaviano Diodati; Il testone, di Plautus.
Diodati, Ottaviano <1716-1786>; Plautus, Titus Maccius; Trenta, Filippo <sec. 18> Coll.: 2945 - B.III 31 10. 11.1765. [4], 253, [3], 133, [3] p. Segn.: p/2A-Q82A-2H82I4. hes. - Segn.: p/2A-2A8[2B]/2. Contiene: Ifigenia, di Racine; Motezuma, di Vittorio A. Cigna; Filottete, di Jean Baptiste Chateaubrun; I due schiavi, di Plautus.
Chateaubrun, Jean-Baptiste : Vivien de; Cigna Santi, Vittorio Amedeo <1728-1799>; Plautus, Titus Maccius; Racine, Jean Coll.: 2946 - B.III 32 |
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